. |
HypnoDance torna in attività
A 20 anni dal loro esordio torna Hypnodance la band formata da Ernesto de Pascale con la complicità di Sergio Salaorni alluscita del primo dei due dal suo gruppo degli albori, LightShine.
Hypnodance, strumentalmente una versione riarrangiata degli Alcool di Sergio Salaorni con il cugino Gianni alla chitarra e il batterista Alex Raimondi, sono state una delle band più importanti del panorama fiorentino degli ottanta sopratutto per non aver mai aderito in pieno agli stilemi classici della new vawe locale ma aver compiuto incursioni in territori pericolosi quali il rythm & blues, il soul, la psichedelia, il rock classico.
Caratteristica di Hypnodance è sempre stata una forte professionalità tecnica, una padronanza degli strumenti che li ha allontanati da tante casualità di allora, e una ampia scelta di repertorio.
Con numerosi dischi allattivo (un EP nel 1984, un 45 giri nel 1986, un album nel 1989, e un 12 pollici nel 1990) Hypnodance ha licenziato negli ottanta molti importanti musicisti del decennio successivo: dal tastierista Francesco Gazzara, antesignano del genere acid jazz, ai sassofonisti Dario Cecchini (Jovanotti, Funk Off) e Simone Santini (Funky Company) al pianista jazz Alessandro Galati, dal percussionista Stefano Focacci (oggi apprezzato suonatore di didjeridoo, richiesto in tutto il mondo) al batterista Daniele Trambusti (già Bella Band e poi con Litfiba) sino ai due co leader con Ernesto De Pascale dei tardi anni ottanta: Roberto Terzani (già con i Windopen, poi con i Litfiba e oggi con Piero Pelù) e Massimo Altomare (già con Checco Loi e ricordato per il suo album Il Grande Ritmo dei Treni Neri in cui compare tutto il gruppo di Hypnodance al gran completo).
De Pascale, Terzani e Altomare costituirono tra il 1988 e il 1990 un trio perfetto e compensabile che si impose sulle scene, dopo gli anni di rodaggio della formazione con più di 100 concerti in 2 anni e le registrazioni dei dischi del gruppo e di Altomare.
Quando il gruppo interruppe lattività dal vivo, nel 1990, per lingresso di Trambusti e Terzani nei Litfiba, allinterno della formazione restante si ebbe la netta sensazione che la storia non era stata ancora tutta detta e Salaorni, Gazzara e De Pascale continuarono come gruppo fantasma con alcune sperimentazioni.
I buoni rapporti fra tutti i musicisti di Hypnodance hanno tenuto sempre alto lo spirito di camarderie che il gruppo comunicava nei suoi spettacoli e la gioia di intepretare la musica come piacere di totale partecipazione collettiva.
Linteresse risorto nelle attività creative degli anni ottanta Firenze, la mostra Un Week end Post Moderno del Febbraio 2003, di cui De Pascale è stato curatore, i cd Firenze Sogna e Firenze Sogna n.2, il libro Anni di Musica (1960-1990)", a cura della Regione Toscana e di Toscana Musiche e lattività mai interrotta del duo Salaorni De Pascale (loro è il marchio Il Popolo del Blues s.a.s.) ha riportato a una reunion che il sapore di riprendere lattività interrota qualche tempo fa.
Hypnodance versione 2003 vede oltre ai membri fondatori del gruppo Ernesto de Pascale, Gianni Salaorni e Alex Raimondi, coordinati da Sergio Salorni, il bassista Alessio Vitali ma sopratutto, la violista Giulia Nuti, una musicista di soli 18 anni, che Ernesto De Pascale ha letteralmente scoperto durante un corso di radiofonia che il giornalista fiorentino svolgeva per conto dellemittente Controradio presso il Quartiere 2 di Firenze nella stagione 2001 -2002. Giulia Nuti, che studia presso la prestigiosa Scuola di Fiesole, lancia così decisamente Hypnodance nel nuovo millennio con una nuova generazione di musicisti, e con la speranza di portare fortuna alla talentuosa Giulia. Hypnodance si impone ancora una volta come fucina per nuovi talenti.
Per Hypnodance versione 2003 si sono subito accavallati gli impegni:
la registrazione di un brano per un tributo americano alla musica west coast degli anni sessanta (il gruppo ha scelto Get Together di Chet powers a.k.a Dino Valente, portata al successo dagli YoungBloods, ma qui nella versione cantata in italiano per il nostro mercato da Jesse Colin Young con limprobabile titolo di Se Qualcuno mi dirà (per maggiori informazioni www.vcn.bc.ca/pan/sixties.htm )
la partecipazione allimminente tributo alle radici dei Fairport Convention che Il Popolo del Blues s.a.s produrrà nel 2004 alle prove del uovo gruppo per vagliare questo o quel materiale.
- Hypnodance si accoderà inoltre al tributo dedicato a Frank Zappa che il Popolo del Blues s.a.s produce, Frank You,Thank per la versione su vinile in 3 lp che includerà ia il volume 1 che il volume 2. Il brano di Hypnodance sarà lunico inedito.
Sulle pagine di www.ilpopolodelblues.com mensilmente gli sviluppi della nuova attività.
|
. |