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LIVE

Esperanza Spalding
Teatro Romano di Fiesole (FI), 15 luglio 2009




Nell'ultimo anno sono molte le voci che hanno definito Esperanza Spalding come la nuova reginetta del jazz internazionale. Dal vivo la musicista di Portland dimostra che, sotto molti punti di vista, un tale ed importante titolo le si addice: sfodera grinta, carattere, personalità, abilità strumentale nel padroneggiare con virtuosismo, esile ed alta com'è, uno strumento come il contrabbasso. E la mente corre ai grandi bassisti del passato, da Mingus a Pastorius, mentre improvvisa con stile e capacità espressiva in bilico tra jazz e sonorità brasiliane. Numerosi dei brani che propone dal vivo sono tratti dal suo recente album “Esperanza”, dai momenti più delicati come quello in cui, accompagnata dal solo Leo Genovese al piano, esegue “Fall in” , alla più grintosa “If That's true”, fino alla conclusiva e corale “I adore you” in cui si fa accompagnare dal coro dell'intero pubblico che, in apertura di brano, era stato sfidato ad una sorta di gara di scat. Nel mezzo c'è spazio per un tributo a Wayne Shorter e per una bella versione di Wild is the wind di Nina Simone. I tributi ad artisti importanti non possono spaventare Esperanza: è bravissima al contrabbasso ed altrettanto brava a cantare, ed ancora di più lo è nella coordinazione in contemporanea di entrambe le cose. Ottima anche la band che la accompagna, che oltre a Leo Genovese vede la partecipazione del giovanissimo Ricardo Vogt alla chitarra e di Otis Brown alla batteria (già nella band di Joe Lovano) , con il quale regala un bellissimo bis in due.



Un punto debole a dire il vero si nota, cioè che nel grande virtuosismo mancano i temi forti, territorio in cui il confronto con mostri sacri come Mingus non regge. Passando dalle più importanti sale da concerto di tutto il mondo alla Casa Bianca, viene inoltre da considerare, sarà fondamentale che Esperanza resti genuina come il primo disco l'ha ritratta, senza, per dirla con parole semplici, montarsi la testa (perché già dalle prime esibizioni televisive si nota un po' di cambiamento).
La certezza, comunque, è una: talento immenso.

Giulia Nuti

Foto di Alessandro Guerrini, www.guerriniphotographers.eu

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