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Classici e in forma. Anzi, classicissimi. Come per chiudere un cerchio cominciato nel 1973 con il loro notevole, omonimo album di debutto, i New York Dolls sono tornati a rivolgersi al loro primo produttore, l'eclettico Tod Rundgren. Cerchio reso perfettamente rotondo dall'inclusione in scaletta, per la gioia dei fans, di una riedizione del brano Trash, dal loro LP di debutto.
'Cause I Sez So è il loro secondo album dopo la reunion del 2004, e si spinge in territori che neanche il precedente "One day it will please us to remembre even this" (2006) aveva esplorato.
Tra i Rolling Stones e gli Areosmith, 'Cause I Said So vede i padrini del punk rock Newyorkese splendere sotto la stella di un classic rock che attinge molto al blues e altrettanto all'esperienza del David Johansen solista.
Il contributo di Johansen su questo album è innegabilmente presente. Lo si riconosce sulle sfumature blues di This is ridiculous (ottima) , sull' incedere lontanamente tex mex di Temptation to exist, su aperture che hanno l'inedito sapore della musica acustica.
L'amore per il Rock & Roll certo non manca. Ce lo ricordano l'apertura 'Cause I Sez So, la ballatona dai toni scuri Drowning, l'energica "Nobody Got No Bizness", il roboante e conclusivo wall of sound di Exorcism of Despair (quasi una firma, NY Dolls, incisa col fuoco alla fine del lavoro).
Dopo l'improvvisa scomparsa di Arthur Kane, di poco successiva alla reunion, a guidare il sound dei New York Dolls sono rimasti solo in due, Johansen e Syl Sylvane.
Cocchieri orfani della loro fidata carrozza, si sono rimboccati le maniche e hanno ricostruito un sound. E' un pò diverso da quello dei New York Dolls di sempre, hanno scelto la strada di una maggiore maturità (???) e consapevolezza del loro posto nella storia. Chi se lo sarebbe aspettato!
Giulia Nuti
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Cause I Sez So
Muddy Bones
Better Than You
Lonely So Long
My World
This is Ridiculous
Temptation to Exist
Making Rain
Drowning
Nobody Got No Bizness
Trash
Exorcism of Despair
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