New pop-lounge border from France
Nouvelles frontières pop-lounge de la France
E' un esperimento interessante quello proposto dal francese Alexander Faem. Una storia di spie con, sullo sfondo, una donna da inseguire, incarnata dalla cantante Clara Enghoff. Un album dunque di canzoni collegate l'un l'altra con innesti di dialoghi tipici dei film legati a quel genere. L'ispirazione di Faem è principalmente pop, ma se ci viene consentito un termine lo potremo descrivere come un post-lounge. Musica da intrattenimento però arricchita da molti innesti elettronici e da una cura strumentale che permette a Faem di affrontare egregiamente anche momenti senza il canto. L'artista infatti è cantante-compositore che si muove egregiamente fra chitarra, basso e soprattutto pianoforte e tastiere con cui sottolinea molti passaggi. In questa ricerca sonora è da evidenziare il lavoro di Benoit Leseure al violino e Laura Grandvoinnet al violoncello. Non sempre l'ispirazione viaggia a livelli alti, ma sicuramente va ricordato il lavoro in Rencontre Au Palais D'hiver, dove i campionamenti sottolineano una melodia quasi psichedelica, il duetto violoncello-pianoforte in Mogadiscio, il pop raffinato di Rejoins La Nuit. Un disco non indimenticabile, ma pieno di garbo, ironia e buone idee.
Michele Manzotti
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1. L'agent 238 A Disparu
2. Identification Du Mal
3. Dentelles Françaises
4. Rencontre Au Palais D'hiver
5. Everest
6. Dulce Et Decorum
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7. Conversations Secrètes
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8. Détonnamment Vôtre
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9. Mogadiscio
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10. Rejoins La Nuit
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11. Fondu Au Noir
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