The most notable italian jazz singer and his best songs played with great international and domestic musicians in this collection that goes deeply inside the singer's repertoire.

Personalmente conosco GeGè da anni e lo stimo come collega,musicista e persona di cui so la pacatezza e lo stile. Debbo anche ricordare che la mia collaborazione al nostro Popolo del Blues iniziò proprio con una sua intervista nella mia rubrica "People and Places" che invece questo mese vede protagonista il ristoratore musicologo-editorialista sportivo Marcello Micci che ci parla della sua profonda amicizia con Piero Ciampi. Ecco il Best di GeGè,pubblicato dalla sua nuova etichetta Groove Master Edition e distribuito da Edel. Raccoglie brani dai suoi album ("We couldn't be happier" 2002,"GeGè and the Mother Tongue 1995, "GeGè and the Boparazzi 1993,"Gegè Telesforo" 1989), una versione di "Penso Positivo" presa da "Strane Stelle Strane" del Giovanni Tommaso Quintet che è un piccolo capolavoro e il brano contenuto nella colonna sonora del film di Enzo d'Alò "Opopomoz".
GeGè ama la musica e particolarmente il Jazz,molti lo hanno conosciuto grazie ai suoi programmi televisivi (D.O.C. su tutti)che lo hanno visto cimentarsi non solo come cantante ma anche come conduttoreappassionatoascoltatore oltrechè in molti casi,autore. Da ricordare sono anche i suoi programmi di Jazz su Radio Capital ora e su Radio Montecarlo prima dove il nostro fa ascoltare tutto quello che avviene nella musica afroamericana e non dei nostri tempi a riprova che il Jazz non è in coma come troppi dicono. A leggere il line up dei sedici brani del disco si fa un vero e proprio viaggio nei suoni degli ultimi anni. Qualche nome? Clark Terry voce e tromba,i grandi cantanti Jon Hendricks e Dee Dee Bridgewater,la nostra Giorgia e i Neri per Caso,Ben Sidran che è stato suo produttore,Roberto Gatto e Enzo Pietropaoli (Trio di Roma, Lingomania), Bob Berg e il suo sax, Danilo Rea e un'infinità di altri la cui creatività è stata se necessario aiutata dal particolare feeling di GeGè con la musica e con la gente. Tra i titoli segnalo "Groovin' in the shade of the night" che ci introduce alle successive "Freedom Jazz Dance" scritta da Eddie Jefferson,"Mother Tongue" che come altre è stata un pò "rinfrescata" con un nuovo edit, ma anche "Mumbles" che vede la straordinaria partecipazione dei già citati Clark Terry e Jon Hendricks o la canzone registrata con i Piccoli Cantori di Torre Spaccata "CuCu?...Bà!" dal suo primo disco del 1989.
Un cd che è l'occasione per ripercorrere o scoprire(meschini!)il groove di GeGè Telesforo che ora è pronto a parer mio per farci ascoltare in un album con pezzi nuovi le melodie cui ha pensato negli ultimi quattro anni arricchite dal fatto che da circa un anno è padre di una bambina cui ovviamente vanno tutti i nostri pensieri...

Alessandro Mannozzi