. Ruthman Friedman - Costant Companion
RISTAMPA
Ruthman Friedman - Costant Companion
(water/ goodfellas)

Free and easy, songwriting artifacts from another era

Di cantautrici come Ruthmann Friedman a cavallo fra i sessanta e i settanta ne esistevano centinaia: da Judee sill a Karen Dalton fino alla più celebre di tutte, Joni Mitchell che aveva preso nel frattempo il posto della già veterana Joan Baez. Suonavano la chitarra abbastanza bene da sostenere le loro storie in musica, e gli ispiratori predominanti (o almeno quelli che a noi ci suonano tali) erano Fred Neil, Dino Valenti, Tim Buckley, o voci come Grace Slick, Mama Cass, Laura Nyro.
Ruthmann Friedman, della quale la Water ripropone l’unico album si Reprise, apparteneva a questo movimento di artiste/crocerossine (la ragazza fu la fidanzata di molte stars da David Crosby a van Dyke Parks) con sufficiente talento da trovarsi un (piccolissimo) posto al sole sulla scena local, nella fattispecie quella hollywoodiana pre Aylum records.
Con un solo disco all’attivo registrato in pochissimi giorni, “Costant Companion”, la Friedman non chiedeva molto se non essere ascoltata: le sue canzoni trattavano i temi tipici dell’epoca: amicizia, amore libero, uso ed abuso di sostanze condito da una buona creatività free and easy e da un senso di community che non esiste proprio più. In Italia di album così ne uscirono pochissimi: l’album solista di Donatella Bardi, i due straordinari dischi di Armando Piazza con Shawn Philips (“Suan” e “Nuas”), i Saint Just (anche loro napoletani come Piazza) e poc’altro (scrivete per ampliare la lista!).
La Friedman scomparve dopo il suo unico album e – in qualche modo – si salvò, riuscendo a trovare una certa sanità mentale. Riascoltarla oggi è solo per completisti. Ma quanti si considerano tali godranno di canzoni come “Morning beacomes you“, maledicendo, magari, i tempi andati.


Ernesto de Pascale

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