New jazz made in Italy
Closer, ovvero più vicino in inglese. Cosa può essere più vicino in un trio jazz, se non la sonorità? Allora ecco che lo schema tradizionale pianoforte-contrabbasso-batteria può avere ulteriori sviluppi e sorprese rispetto all'alternarsi di tema e improvvisazioni. Il progetto del contrabbassista Lorenzo Feliciati, del pianista Alessandro Gwis e del batterista Emanuele Scimmo, a cui si affianca come ospite Cuong Vu alla tromba, è un bell'esempio di quale lettura si può dare del jazz oggi. Uno stile che non dimentichi la vocazione melodica, ma che al tempo stesso guardi avanti senza superare lo schema tonale. Per questo motivo Closer piacerà sicuramente all'appassionato di jazz tout court che riconoscerà schemi abituali trattati in modo nuovo, ma anche al neofita curioso che potrà godere di brani di grande interesse. Lorenzo Feliciati è contrabbassista che conosce tempi e modi di ogni brano: ha vocazione solista ma temperamento da accompagnatore senza sbavature. Alessandro Gwis ha un pianismo talvolta lirico e spesso percussivo e di grande effetto. Emanuele Scimmo si insinua nelle pieghe di ogni battuta. Ne viene fuori un album ricco di sonorità e di buone idee. A partire dall’iniziale e autorevole New Toy, alla divertente Grand Guignol Wasabi, a Country Girl con la tromba di Cuong Vu a innestare dialoghi con echi del migliore hard bop e dell’elettronica. Un disco che fa onore al jazz della scuola italiana.
Michele Manzotti
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1. New toy
2. Langhe oscure
3. Trum
4. Closer
5. Grand guignol wasabi
6. Ancora autostrade
7. Country girl
8. Poor red little clownfish
9. Happiness, joy, beauty, innocence
10. Winter
11. La bufera
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