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Hugues Aufray – New Yorker (Hommage à Bob Dylan)
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French tribute to Dylan, excellent choice by Hugues Aufray and guests Nel 1965 un musicista francese viene folgorato da un giovanissimo ma già grande Bob Dylan. Il rislutato è un album uscito per la Barclay. Hugues Aufray, grazie all'aiuto di Pierre Delanoé e Jean-Pierre Sabar adatta alcuni brani in francese per un album che si chiama Aufray chante Dylan. Tra questi La Fille du Nord (Girl from the North County) e Les Temps Changent (Times They Are A-Changin'). Nel 1995 Aufray pubblica il doppio Lp Aufray Trans Dylan per l'etichetta Arcade e aggiorna il suo repertorio dylaniano in francese con 26 brani, seguito l'anno successivo da un disco dal vivo Au Casino de Paris interamente dedicato a Dylan. Ecco infine che Hugues Aufray per i suoi 80 anni si regala un nuovo tributo all'artista americano. Stavolta New Yorker-Hommage à Bob Dylan è una sorta di testamento spirituale con la presenza di tanti ospiti. E che ospiti, in pratica il gotha della musica francese da Johnny Hallyday a Eddy Mitchell, da Carla Bruni a Jane Birkin, da Arno a Alain Souchon. Generalmente il rischio di questi tributi è che siano fine a se stessi e non particolarmente interessanti. New Yorker invece conferma il grande rispetto cje Aufray ha per l'opera dylaniana tanto che alla direzione musicale dell'album c'è Brad Cole, per anni tastierista di Phil Collins, che ha chiamato in gran parte musicisti americani. A partire dal chitarrista Larry Campbell e dal batterista David Kemper, entrambi collaboratori di Bob Dylan. Detto quindi che la resa delle canzoni in francese è eccellente, e quella musicale è assolutamente ineccepibile con arrangiamenti non didascalici, datevi un'occhiata alla lista dei brani. Da parte nostra consigliamo vivamente La Fille du Nord con Eddy Mitchell, Au Cœur De Mon Pays con Arno, Knock Knock, Ouvre-Toi Porte D'Or con Bernard Lavilliers e la strepitosa Jeune Pour Tojours con Johnny Hallyday. Michele Manzotti
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