Acid Folk at its most arcane
Descriviamo la musica per incroci e similitudini. Ci siamo abituati a dare ai nuovi artisti pesi e misure rassicuranti e non ce ne possiamo in fin dei conti crucciare neanche troppo quando quelli che tiriamo in ballo sono di elevata specie come accade per descrivere la esordiente Nancy Elizabeth, britannica, voce angelica, rimandi a ciò che di meglio possiamo ricordare per compostezza e rigore.
Iniziamo dalla copertina con reminiscenze dei vecchi ellepi degli atmosferici Jade Warrior e siamo subito in un altro mondo. Elizabeth Frazer dei Cocteau Twins, Licorica Mc Kechnie della Incredible String Band, Annie Halsam dei Renaissance, La Shirley Collins più indaulterata sono i primi riferimenti vocali a cui la voce di Nancy Elizabeth rimanda con quel timbro largo e pastoso che si distende su musiche originali intensissime, realizzate con grande gusto per l’elettro acustico. Le atmosfere sonore ricordano il penultimo Alisdair Roberts, o i Pink Floyd di “Fat Old Sun”, Incredible String Band di “The Hangman’s Beautiful Daughter” e poi un’arpa che rimanda a un’altra arpa, a quell’arpa di cui così tanto si è parlato negli ultimi anni. Mesti corni e tromboni si incrociano con recorder e armonium, piatti cinesi e strumenti esotici - come nello strumentale “8 Brown Legs“ - contribuiscono ad accrescere la magia di “Battle & Victory”. Brani fluttuanti come “Weakened Bow” ricordano a tratti certe pieghe psichedeliche antiche ma gli arrangiamenti hanno un che di ragionato, di ben curato. Il brano conclusivo, quello che dà il titolo alla raccolta di dieci canzoni è l’esempio tangibile che quello che si chiama acid folk non vive né può vivere di invenzioni del momento.
Ernesto de Pascale
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Track List
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