 |
Mark Olson - The Salvation Blues
|
|
Mark Olson comes back solo after two years on the road. In this years he wrote a lot of songs and now he released a new album, titled The Salvation Blues. This album is a little masterpiece that features great song and some special guest like his friend-enemy Gary Louris and the talented Italian violinist and producer, Michele Gazich. Era dal 2002 e precisamente da Dicember’s Child che Mark Olson non incideva un disco come solista, nel mezzo ci sono stati due splendidi dischi con i Creekdippers (Mystic Theatre e Political Manifest) a cui è seguito un periodo travagliato e sofferto speso on the road cercando di dimenticare il divorzio con Victoria Williams. In questo periodo ha composto molte canzoni nuove, che riflettono la sua situazione personale e che sono confluite nel suo nuovo album The Salvation Blues. Prodotto da Ben Vaughn, il disco vede la partecipazione di talentuosi sessions men come Greg Leisz, Tony Gilkyson, Kevin Jarvis, Zac Rae ma soprattutto di Michele Gazich al violino e di Gary Louris alle voci. Il disco all’ascolto si svela in tutta la sua profondità e suggestione, con splendidi brani che attraversano country, blues, rock e folk in un misto di intimismo e passione. Brani come Sandy Danny (dedicata alla splendida voce dei Fairport Convention) e Keith, impressionano per carica emotiva, altri come My Carol e sono Look Into The Night svelano il lato più intimo di Olson. E’ però con National Express, Clifton Bridge (entrambe baciate dal violino di Gazich) e Poor Michael’s Boat, che la scrittura di Olson trova il suo vertice, muovendosi abilmente tra poesia, rock e radici. Splendida la confezione che riprende il formato di un piccolo libro , con tanto di copertina rilegata, insomma un disco da non perdere. Salvatore Esposito |
Track List 1. My Carol |
