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Onde psichedeliche
Touch
( Eclectic)
Qualsiasi cosa si possa pensare delle ristampe, uno dei meriti innegabili di questa operazione è quello di riportare sul mercato pezzi di catalogo altrimenti destinati a rimanere noti solo fra i collezionisti. E il caso dei Touch, band di progressive americano che nel 1969 registrò lunico proprio album dato alle stampe. Allepoca qui da noi scarsamente considerato e rimasto fino ad oggi un bene raro, oggi per la prima volta grazie allEclectic lalbum compare in Europa stampato su cd e permette lascolto a coloro ai quali allora era sfuggito. La musica è un misto di psichedelia e progressive prevalentemente strumentale, frutto di stati mentali a cavallo fra le dimensioni cosmiche. Per spiegare il fenomeno in altre parole, i Touch per la realizzazione dellalbum si rifugiarono in un castello sulle colline di Holliwood dove gli ospiti invitati ad ascoltare le loro nuove composizioni venivano avvicinati al giusto mood per ascoltare il materiale fra marijuana e LSD, dalla cui assunzione certo gli stessi artisti non si astenevano. Il risultato è un onda sonora che si evolve sinuosa da inizio a fine album, intercalando qua e la qualche riconoscibile frammento di blues o di canzone, che riporta con i piedi per terra dopo lavventura nel mare sonoro. Non manca linfluenza dei gruppi psichedelici west coast stile, così come in copertina compaiono immagini psichedeliche non dissimili dalla filosofia dei light show. Le loro session di studio attirarono lattenzione di vari personaggi di grido della scena musicale di allora, tra cui Jimi Hendrix e Mick Jagger, e ancora oggi lalbum è un viaggio in un mondo che vale di certo almeno un ascolto.
Giulia Nuti
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