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Massimo Bubola Waterboys
Dopo lapplauditissimo set di Massimo Bubola salgono sul palco i Waterboys in un inedita formazione acustica a tre con Mike Scott alla chitarra, Richard Naiff al piano e lo "storico" Steve Wickham al violino. Il concerto parte dal repertorio più recente ovvero da Universal Hall, seguita da The christ in you e Every breath is yours, per poi tornare lentamente indietro al passato per la gioia del folto pubblico di aficionados. Scott mette in mostra subito il suo stile chitarristico molto percussivo e la sua voce davvero perfetta, meno convincente è Naiff che al piano elettrico dimostra di inventare poco pur giocandosi in modo degno le parti ritmiche, ottimo al contrario Wickham che inventa, improvvisa e dipinge con il suo fidato violino. Poi si passa ai capolavori del passato come The Pan Within e Sweet thing dal repertorio di Van Morrison, con in coda un accenno a This is the sea e When ye go away, si entra così nel vivo delle atmosfere trascinanti e coinvolgenti dei Waterboys, verrebbe voglia di scatenarsi ma le sedie invitano a gustarsi il concerto con calma. Vertice dellesibizione del gruppo di Mike Scott è sicuramente la splendida versione molto teatrale di Don't Bang the Drum accompagnato dal solo Naiff al piano, il risultato ricorda la versione incisa dal vivo alla BBC e usata come B-side di un singolo. Dal repertorio di Room To Roam arrivano poi Life of sundays e A man is in love, impreziosite dal magico violino di Wickham che infarcisce i brani di travolgenti gighe e stacchi di grande classe. Insomma che dire lIrlanda non è poi così lontana, per una sera è bastato chiudere glocchi e ascoltare la musica per sentirla vicina. |
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