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Ronnie Earl/Duke Robillard: the Duke Meets the Earl
(Dixie Frog/IRD)
www.bluesweb.com

Two masters of contemporary american blues guitar like Ronnie Earl and Duke Robillard meet in an album that sounds good since the very beginnig

Un bell’incontro al vertice fra due “manici” per eccellenza del blues americano contemporaneo Ronnie Earl e Duke Robillard il cui filo rosso si chiama Roomful of Blues, la band dell’alto New England che li ha visti protagonisti, maratoneti uno dopo l’altro nel passaggio delle consegne.
Nel panorama piuttosto asfittico del blues questo album brilla sin dalle note di apertura di “ i Need You So BaD “ di B.B. King. Bravi i due a chiamare cantati di comprovata bravura come Mighty Sam McClain, a non fare un disco basandosi sulle proprie composizioni ma decidendo di partire con un paio di azzeccati tributi – il secondo brano è “Two Bones & a Pick “ di T Bone walker – per far acclimatare l’ascoltatore. Accompagnati, fra l’altro, da Jimmy McGriff all’organo ( l’ultimo sopravvissuto della antica stirpe di hammondidti ) i settanta minuti del disco scorrono piacevolmente e rinvigoriscono la tradizione dei Roomful of Blues - anche loro tornati recentemente sulle scene con un nuovo album; “Standing Room Only “( Alligator ) – una band mistrattata che si sarebbe meritata di più e che difficilmente nel blues world di oggi potrà riavere indietro ciò che ha seminato. “Brillano anche “ What i have done wrong “ di Magic Sam “ e “ Lookin’ for trouble “ di Eddie Tylor . Buona l’idea di lasciare i blues più “dondoloni” e basati solo sugli scambi di riff e licks ben sotterrati nel centro del disco. Ispirati dal miglior West Coast blues, i due assi della chitarra si concedono un lungo blues conclusivo, “ My tears” di Walter Price, che ci fa fare un salto nel passato quando il pubblico era abituato a brani di questo calibro, lenti e cattivi ma con la passione e il fuoco dentro, blues che possono essere ancora ballati languidamente da quelli che vorranno lasciarsi dietro tutto.

Ernesto de Pascale

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