. |
Judee Sill: Dreams come true, hi i love you right heartily here
(Water/goodfellas)
A finished but never released album, a collection of demo tapes and a video track to pay honuor to Judee Sill and her sad and desperate life, finished too soon to make her talent shine as brightly as her songs
Non ebbe una vita fortunata la cantautrice californiana Judee sill nata nel 1944 e scomparsa a soli 35 anni, nel 1979. Il suo nome è rimbalzato per anni nelle più ristrette cerchie di appassionati seguaci del puro e incontaminato cantautorato west coast degli inizi, quello che avrebbe generato il filone esploso nei settanta. La Sill visse tutta la vita che aveva da vivere troppo in fretta accompagnata da tante sfortune: il padre scomparso quando lei era ancora una bambina, una mamma depressa, un patrigno alcolista, l’incontro con gli acidi a quattordici anni, rapine, percosse, amori irrisolti con uomini e donne che non seppero aiutarla, insuccessi musicali e discografici, l’incendio della sua prima vera casa fino ai problemi fisici per molti causati dalla assuefazione completa all’eroina che accelerarono la fine.
In questo scenario agghiacciante brillano di luce propria le canzoni della Sill, una cantautrice molto musicale e dotata di grandissimo senso armonico e serie contendente di artisti quali Joni Mitchell e Laura Nyro.
Nell’album “dreams come true”, portato a termine e mai pubblicato, realizzato con l’aiuto di Bill Plummer - nei sessanta collaboratore di Gabor Szabo, John Klemmer e molti altri e autore di un rarissimo disco su Impulse , “ Bill Plummer & the Cosmic Brotherhood “- dei chitarristi Matc Mc Clure e Arto Jhonson, del batterista Kevin Kelley e dei vocalist Vicky Mc Clure e Tommy Peltier è evidente una personalità prorompente. Otto canzoni registrate in un solo giorno nel 1974 e perfettamente riuscite che insieme allo stile tipicamente californiano del periodo mostrano un potenziale che dispiace saper andato perso nel corso delle cose della vita di Judee Sill. Le canzoni che compongono il secondo cd sono invece dei demo del 1973 e sono a uso e consumo di collezionisti e completisti mentre di più ampia utilità e la traccia video che riporta in video Judee in una performance di quello stesso anno.
Molto bello e completo il libretto che accompagna la confezione a cura della etichetta, Water, secondo uno stile non dissimile da quello dedicato a John Fahey. In definitiva, un piccolo grande atto d’amore per una di quelle storie miserabili a un passo dalla consacrazione, decisa fatalmente dall’implacabile gioco delle carte della vita.
Ernesto de Pascale
tutte le recensioni
home
|
. |