Pat Metheny Group : The Way Up
(Nonesucht / Warner)
www.patmethenygroup.com
Only one long 68 minutes composition divided in four section for the latest Pat Metheny Group’s release. Strange kind of protest song ( the album is meant to be so ) but very interesting work
Da disco di protesta, come lo stesso Pat Metheny ha definito questo The Way Up, ci si aspetterebbero forti dissonanze, tensioni e tanta rabbia. Niente di tutto ciò. Per quanto riguarda le sonorità infatti è un disco dalle atmosfere luminose, ricco di quelle melodie funamboliche in puro stile del Pat Metheny Group. Insomma tanto per intendersi stesse chitarre, stesso pianoforte e stessi pure i sintetizzatori suonati da Mays. Stessa anche la formazione del precedente disco, alla quale viene aggiunto Grégoire Maret all’armonica (sempre in secondo piano però, fa sentire poco la sua differenza). Più che melodie, armonie ed arrangiamenti quello che colpisce di questo nuovo disco è la struttura: Metheny e Mays infatti hanno concepito The Way Up come un’unica composizione, lunga 68 minuti, divisa in quattro sezioni. Questo rende il disco certamente molto complesso ed articolato sia dal punto di vista ritmico che da quello evolutivo: un lavoro ricco di forti accelerate, grandi balzi verso l’alto e colpi di scena improvvisi, inabissamenti verso quieti più intime e riflessive. È forse questo uno dei motivi che rendono interessante l’acquisto dell’album (fanatici del PMG a parte). Del resto a Metheny va reso il merito di essere sempre stato un grande ricercatore di nuove soluzioni, spinto sempre dalla volontà di non adagiarsi mai sugli schemi precostituisti; nel Jazz di oggi non è certo cosa da poco. Altra dovuta nota di merito va al lavoro della sezione ritmica, che poco è definire definire perfetta (in particolare al batterista Antonio Sanchez la cui performance spicca sin dall’inizio sulle altre, sebbene di notevole valore). Ci vorranno sicuramente diversi ascolti per apprezzarlo questo disco appieno;e forse, neanche dopo ciò, riusciremo a capire cosa intendono Pat ed i suoi compagni per protesta.
Dimitri Berti
