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The Prodigy: Always Outnumbered, Never Outgunned
(Maverick/XL)


Le atmosfere da rave party di The Fat Of The Land riempiono ancora le piste di mezzo mondo a distanza di quasi otto anni dall’uscita del disco. Ora i Prodigy ritentano l’impresa con questo Always Outnumbered, Never Outgunned. La formula consolidata della techho distorta cattiva ed industriale è ripresa appieno in brani come Spitfire, singolo di grande efficacia, forse più rock del rock di molti revival contemporanei; poco però aggiunge a quello che era già stato detto. In Girl si nota invece una decisa virata verso sonorità più eighties; simpatica è pure l’idea del rock’n roll tecnologico di Hot Ride. Il resto dell’album, un po’ anonimo, esalterà sicuramente più sul dancefloor che al solo ascolto. Sebbene solo a tratti, l’ultima fatica di Liam Howlet e (forse) compagni non è poi così male; difficile però immaginare che riesca ad ottenere un successo simile al precedente.


Dimitri Berti

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