Best album by far from Ariel Pink’s parallel world. Ariel deserves a Top ten on his own and 50 dollar cash to pay a fine
Ariel Pink è un esempio per tutti quegli artisti che consci della non catalogabilità della propria musica tendono a mollare la partita, senza averla giocata fino alla fine, troppo presto.
Il giovane artista losangelino che negli ultimi due anni si è fatto notare nel panorama “Indie” per una produzione folle di canzoni pop, registrate male anzi malissimo!, masterizzate ancora peggio su supporto, lasciate più o meno volontariamente per strada e poi calpestate da un passante prima di essere stampate su cd, è, infatti, il vessillo della costanza.
Ascoltandolo con Hanted Graffiti, un nome fittizio per una band che non esiste, nel suo più recente “House Arrest”, recente ma registrato nel 2002, ci si trova dinanzi alla testimonianza musicale di un giovane talento ”deviato” che ha fatto delle proprie limitazioni una virtù.
Sezionando le canzoni di Ariel Pink non è difficile capire che il ragazzo sappia scrivere una canzone con un’idea precisa di dove vadano disposti strofe, riff e ritornelli e tutto il resto.
Dopo diversi album in pochi anni, alcuni stampati privatamente, reiterando nella follia bassa fedeltà di cui è diventato un campione “Pop”, Ariel lascia tutti stupiti in “House Arrest”, più che nei dischi precedenti, per aver realizzato un album che necessita una Top Ten a se stante, una classifica speciale.
Ascoltare l’artista è sorprendente: dopo lo stupore e il rifiuto iniziale le emozioni si diramano per varie direzioni. E’ una esperienza da vivere in prima persona per credere alle parole del recensore.
“Helen”, dedicata alla ex fidanzata, oppure il brano che dà il titolo all’album, “House Arrest”, o la folla pseudo disco di “ Alisa”, il nome della sua nuova fidanzata , o l’aria larga e inquietante di “ Ocean of Weep” bastano da soli a dare l’indicazione dell’andamento generale.
Non meno straordinari dei brani sono i sipari tra brano e brano con le segreterie telefoniche del padre incazzato che non vuole pagare la multa per sosta vietata al figlio messo agli arresti domiciliari per tale reato amministrativo(!). Povero Pink!..
Anche questi sipari fanno parte di una logica ferrea che Ariel Pink persegue strenuamente e di cui solo lui conosce i codici.
Semaforo verde, quindi, per “House Arrest” di Ariel Pink, personaggio da tenere d’occhio. Se il giovane, prima o poi, dovesse rompersi di fare il pagliaccio e il diverso a tutti i costi potrebbe lasciare anche il segno nella canzone pop che verrà. E non sarebbe un segno negativo. Diamogli tempo e possibilità, sempre che le voglia sfruttare.
Ernesto de Pascale
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Track list
Hardcore Pops Are Fun
Interesting Results
West Coast Calamities
Flying Circles
Gettin’ High In The Morning
Helen
Every Night I Die At Miyagis
House Arrests
Alisa
The People I’m Not
Almost Waiting
Oceans Of Weep
Netherlands (Bonus Track)
Higher And Higher (Bonus Track) |