Recorded with David Rawlings and Gillian Welch, Pur The Hammer Down, Mark Ambrose’s new album, is a little surprise. Influenced by Bob Dylan and Guy Clark, this album shows interesting songs where the creativity of this song writer shines.

Registrato con la coppia dei miracoli della roots music made in USA, ovvero David Rawlings e Gillian Welch, Put The Hammer Down, il terzo album di Mark Ambrose, è una vera e propria sorpresa per quanti possano inzialmente pensare che la presenza del duo sia una sorta di specchietto per le allodole. Non è così, infatti, e lo si nota proprio dall’approccio con cui è stato inciso il disco, nessun effetto, molta pragmaticità, e una formazione ristretta completata da David Steele alla batteria e Matt Andrews al piano. L’ascolto rivela arrangiamenti semplici virati verso atmosfere elettro-acustiche che ben si sposano ai brani in cui si ritrova lo spirito della migliore tradizione cantautorale americana che richiama in particolare il Bob Dylan di Blood On Tracks e Guy Clark. Si passa dunque da spaccati di puro country-blues come in My Little Pony e Uh-huh, a brani in pieno stile 50s come Going to New Orleans con tanto di piano boogie sugli scudi fino alle ballate in puro stile folk come Can't Lie to Mama e Halleluja. Miglior brano del lotto, è il duetto con Gillian Welch, su Banks Of Jordan, in cui si respira un atmosfera senza tempo con le due voci che si intrecciano in un amalgama sonora perfetta.

Salvatore Esposito