. The Flaming Lips – At War With The Mystics

The Flaming Lips – At War With The Mystics
(WEA)
www.flaminglips.com


The Lips’ 10th album still offers a considerable amount of delights, but the plot is growing thin and all their eccentricity sounds a bit constricted.

Dal terrorismo schizofrenico degli esordi, periodo in cui ammettono candidamente di essersi danneggiati il cervello a forza di acidi, Wayne Coyne e compagni hanno percorso una strada che li ha portati a diventare uno dei gruppi più quotati del pianeta. At War With the Mystics prosegue il discorso iniziato col precedente Yoshimi Battles the Pink Robots nella costruzione di un immaginario surreale e dolciastro, vicino per attitudine ai gruppi più oscuri della psichedelia americana (United States of America, etc.) e concepito con l’aiuto di una robusta dose di elettronica analogica ancor prima che dei tradizionali strumenti rock. Ma rispetto a Yoshimi ci sono anche riferimenti precisi agli anni ’70, al bubblegum, a certo kraut-rock e addirittura ai movimenti tipici dell’epoca progressive. Valgono il prezzo del biglietto The W.A.N.D., singolo che ancora una volta cita le armonie vocali dei Beach Boys, Free Radicals, funk-rock allucinato con tanto di voce in falsetto, il pop elettronico di Mr. Ambulance Driver e la lunga epopea prog-psichedelica di Sound of Failure/It's Dark...Is it Always This Dark?? Altrove i tre di Oklahoma City suonano come una cover band competente, è il caso di The Wizard Turns On dove sembra che facciano il verso ai Gentle Giant o il malriuscito tentativo dance di Haven’t Got a Clue. Tutto sommato un disco più coraggioso del suo predecessore, ma la sensazione di eccentricità studiata che si avverte nell’opera recente dei Lips lascia la voglia sia di riesplorarne i vecchi lavori, quelli sì genuinamente folli ed immediati, che di vederli dal vivo, dimensione entro la quale rimangono ancora oggi un’esperienza imperdibile.

Bernardo Cioci

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