. Cosmic Michael – After a While

Cosmic Michael – After a While
(Radioactive Records)
www.radioactiverecords.com

After a While dovrebbe essere un disco di blues stando a come vanno gli accordi. Se non che come disco di blues è quanto di più sgangherato probabilmente si può ascoltare mai registrato su disco. D’altronde basta leggere i titoli delle prime tracce per capire a cosa siamo davanti. “I’m a song of Woodstock nation”, canta orgoglioso Cosmic Michael nella traccia di apertura dal titolo Woodstock Nation, mentre inneggia al motto “Feel Free” appena due tracce dopo. Musicalmente l’album è un casino. Registrato, forse, maldestramente in casa (questo perlomeno è l’effetto ) , è mixato ancora peggio. Pianoforte e voce sono sovrastate da una specie di organetto che risuona al triplo del volume ( meglio tenersi sul vago nel definire lo strumento perché nessuno potrebbe giurare, solo ascoltando, di averlo riconosciuto), e che esordisce sin da Woodstock Nation suonando completamente fuori tempo. Nel già citato blues Feel Free lo strumento tiene note lunghe che suonano come un clacson. L’album è stato registrato al ritorno di Cosmic Micheal dal Festival di Woodstock , evento da cui a quanto pare l’artista non si era ancora ripreso del tutto. Chiamatelo lo-fi, chiamatelo blues domestico, definitelo freak o più semplicemente agghiacciante, After a While un merito senza dubbio ce l’ha: è un inno, immediato e inconfondibile come la fotografia di una intera generazione che con i piedi nel fango stringeva i denti per presenziare al grande evento, Woodstock. È in questo senso non è più brutto o tecnicamente inascoltabile, ma bellissimo.

Giulia Nuti

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