Jim Ford - The Sounds of Our Time
( Bear Family)

A Jim Ford bastò un solo album su etichetta White Whale, ristampato adesso dalla tedesca Bear Family, per far rizzare le orecchie ai più attenti fruitori di Contry Got Soul, per dirla alla Dan Penn. L’autore di Nikey Hokey per Aretha Franklin, Harry Hippy per Bobby Womack, dell’intero album Wings of Love dei Temptations passò infatti buona parte della sua vita (è morto pochi mesi fa) in semi anonimato vivendo di rendita; intanto di lui si continuavano a narrare leggendarie scorribande di alcool, donne e droghe, mentre Jerry Wexler ne parlava con termini entusiastici e Sly Stone lo chiamava semplicemente soul mate.
Viaggiatore solitario e schivo, Ford ci ha lasciato solo “Harlan County” (nella nuova versione aumentato di ben 14 brani tratti da singoli e outtakes ed inediti), un album di country soul tinto di funky e gospel: un disco che muove le sue trame su un territorio immaginario dove il Rythm & Blues incontra il Country, Memphis e Nashville incontrano la Louisiana e il Delta del Mississippi incontra le Montagne Appalacchiane.
Dotato di una voce che lo avvicina a un altro grande minore, Eddie Hinton, Ford pare essere a suo agio per tutta la durata di un disco registrato in poche ore ma con un passione che trasuda sincerità e belle canzoni. Accompagnato da James Burton, Dr John, Gerry McGee e Jim Keltner, Ford firma il suo capolavoro con grazie ed eleganza dichiarandosi più esattamente un “country funky boy”, senza dare l‘impressione di una vera e propria strategia ma apparentemente ben più propenso a entrare in uno studio solo con l‘idea di registrare le sue migliori (o solo le più recenti) canzoni, qualche cover - come la straordinaria “I‘m Gonna Make per Love Me“ in una versione country funky soul che non teme paragoni - o solo per divertirsi.
La lussuosa confezione della ristampa è resa ancora più interessante dall’aggiunta di molti singoli per etichette minori dei primi settanta e canzoni più propriamente country come “It Takes Two (To Make One) che mostrano la vena inarrestabile e inesauribile di Ford, un uomo che per amore della musica tentò di lasciare i suoi travagli personali da una parte ma senza riuscirci più di tanto.
Rintracciato solo un paio di anni fa nel Nord California molti esultarono, primo fra tutti Nick Lowe - l’inglese incise un suo brano nel disco “Jesus of Cool” - che lo aveva annunciato per il prossimo mese di maggio a Londra. Nick però lo attenderà invano sul palco del Dingwall di Camden Town. Jim è già altrove. Un album di inediti è intanto in arrivo e chi lo ha ascoltato dice già un gran bene.

Ernesto d Pascale