Stefano Tessadri - Passione E Veleno
(Novunque – Universal)

A new italian talented songwriter ready for a break through.

Forte del successo ottenuto al Premio Ciampi, Stefano Tessadri pubblica il suo terzo album intitolato ‘Passione E Veleno’. E’ un disco denso di riferimenti e analogie con il felice l’esordio di Vinicio Capossela ma con una marcata vena rock.

E’ infatti prevalentemente la chitarra, ora acustica ora elettrica, lo strumento che guida le danze per tutto il disco, condividendo la leadership con la voce di Tessadri. Quest’ultima e’ profonda e calda, perfetta interprete dei testi sospesi nel tempo e cosi’ reminescenti del fraseggio di Fred Buscaglione a cui si aggiunge tutta l’amarezza che grondava dalle parole di Luigi Tenco.

‘Gli Stessi Occhi’ e’ una canzone dei ricordi cosi’ ricca di immagini vivide eppur senza tempo che potrebbero appartenere all’Italia “mitologica” degli anni ’50 e ’60 come a quella sbiadita di adesso. E’ questa sospenzione temporale, alimentata da suoni e immagini, che rende l’ascolto intrigante, facendo ora sorridere – come in ‘Putto Ribello’ o ‘Il Twist Dei Gemelli Siamesi’ – ora trattenere il respiro come in ‘Dove Andrai’.

Anche quando la similitudine con Capossela potrebbe farsi troppo evidente – ‘Non E’ Piu’ Il Tempo Di Boheme’ – ecco che arriva un inciso dominato dal banjo che rompe i legami e ricorda che la personalita’ di Stefano Tessadri e’ difficile da tenere a bada. L’augurio e’ che, di disco in disco, di concerto in concerto, quest’utlima prenda sempre piu’ spazio dando cosi’ forza e spessore ad un artista gia’ pronto a far parlare di se’.
Jacopo Meille