Americana rock and country fleshing out a small unknown pocket of slavery in "free" Illinois at one of the most haunted places in the United States, Hickory Hill, "The Old Slave House."
John Crenshaw, soprannominato The Salt King, era il proprietario di alcune miniere di sale nell’Illinois, e nonostante in quello stato fosse stata bandita la schiavitù, deportò ottocento schiavi dal Kentucky per alimentare le estrazioni. Per loro, ironia della sorte, fondò nella città di Equality un dormitorio, chiamato Old Slavery House, dove c’erano delle apposite celle per i lavoratori di colore. Lì si consumarono storie tragiche di sfruttamento e razzismo, che a distanza di molti anni hanno ispirato il lavoro di Stace England, cantautore di notevole spessore artistico sempre alle prese con progetti discografici mai banali e sempre densi di contenuto come l’ottimo Greetings from Cairo, Illinois di qualche anno fa. Nato con lo scopo di non far perdere la memoria su eventi così tragici, Salt Sex Slaves, questo il titolo del disco, è un concept album realizzato con scrupolosa preparazione storica, il tutto condito da un roots rock molto diretto dove accenti southern. Ad accompagnarlo in questa impresa troviamo una nuova band i Salt Kings composta da Charlie Tabing alle chitarre e lap steel, Ron Johnson al basso e Dabe Splat alla batteria, che forniscono ai brani una perfetta cornice sonora. L’ascolto rivela un disco di spessore in cui si passa dal rock tiratissimo della title track al del southern boogie di Inequality In Equality, Liberty and the Baptists e Ode to Uncle Bob, fino ad arrivare al blue collar rock di Rationalize, il tutto condito da ottime chitarre e grandi passaggi strumentali. Da non sottovalutare sono anche i testi, come dimostrano le intense Muscle and Bone e Do It Right, ma soprattutto la splendida country ballad Shawneetown, caratterizzata da un bel tappeto sonoro in cui duettano la pedal steel, il violino e il banjo. Vertice del disco è però Freedom's Star, in cui alla voce compare Jason Ringenberg (Jason & the Scorchers), una folk ballad vecchio stampo in cui emergono tutte le qualità artistiche di Stace England. Salt Sex Slaves, è dunque un disco da non perdere, non fosse altro per le eccellenti doti intellettuali dell’autore, cosa davvero rara di questi tempi.
Salvatore Esposito
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Track List
1 Salt Sex Slaves
2 Wabash Saline
3 Inequality In Equality
4 Liberty and the Baptists
5 Freedom's Star
6 Kidnapping Venus
7 Rationalize
8 Shawneetown
9 Ode to Uncle Bob
10 Muscle and Bone
11 As Real As Real Can Be
12 Salt King
13 Do It Right (and set yourself free)
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