The Felice Brothers – The Felice Brothers
(Team Love Records)

After the masterpiece Tonight At The Arizona, the Felice Brothers have signed for Team Love Records. This is their first album with the new label. Through folk, blues and “Americana” music they are competin’, as in their song, for the greatest show on earth.

I Felice Brothers sono probabilmente stati la sorpresa più bella che il 2007 potesse regalare agli amanti della grande musica americana. La deliziosa vena folk e blues di Tonight At The Arizona aveva fatto tornare in mente ai meno giovani i fasti di Bob Dylan & The Band. Si trattava di un capolavoro, arrivato in Italia a piccolissime dosi per problemi nella distribuzione.
Ad inizio 2008 i quattro fratelli americani, tre di sangue e uno adottato sulla strada, hanno firmato con la Team Love Records, etichetta indipendente capace però di offrire una certa pubblicità al gruppo. È così venuto alla luce questo album omonimo che, come nella miglior tradizione, vorrebbe segnare una sorta di nuovo inizio per i Felice Brothers. Delle quindici tracce che lo compongono solo dieci sono veramente inedite. Cinque sono riprese da un disco quasi artigianale addirittura precedente a Tonight At The Arizona, e per ora reperibile solo nei vari eventi live; The Adventures Of The Felice Brothers Vol.1. La scelta, va detto, è stata saggia, per la qualità altissima dei pezzi scelti e per il fatto che queste circolassero solo tra pubblico relativamente ristretto di appassionati.
Questo disco, in ogni modo, senza alcuna esitazione è bellissimo. Il suono è sotto molti aspetti più maturo e meno artigianale rispetto ai lavori precedenti, ma ha ancora il pregio di essere genuino e per niente artefatto. L’impressione di trovarsi davanti ancora una volta una di quelle travelin’ band tutta passione per fortuna è sempre viva, a questa si aggiunge però un’ottima incisione su disco. Little Ann e soprattutto la meravigliosa Greatest Show On Earth, inedite e coppia di apertura del disco sono la prova di questa evoluzione. Riallaccia il cerchio con il passato Frankie’s Gun! il brano più famoso del gruppo, grazie soprattutto alle numerose e sempre più apprezzate esibizioni live.
Il resto dell’album è un viaggio attraverso quello che la musica “americana” può ancora offrire nel ventunesimo secolo. I Felice Brothers dimostrano di essere una risposta, tanto moderna quanto rassicurante, al glorioso passato della produzione artistica statunitense.
Si passa da ballate struggenti come Wonderful Life a piccoli momenti di gioia conviviale alla Take This Bread, da immaginarsi eseguita durante una festa campestre in qualche grande ranch degli sconfinati stati del Sud.
Ogni canzone è in grado di regalare qualcosa, Love Me Tenderly ricorda sotto vari aspetti l’ultimo Springsteen delle Seeger Sessions, con registrazioni in presa diretta che per la loro carica live risultano ancora più emozionanti.
In chiusura dell’album trovano poi spazio quattro brani già noti ai fan più affezionati. Ruby Mae, l’alcolica Whiskey In My Whiskey. Ma soprattutto la bellissima Helen Fry, un blues dylaniano, che, anche in questo disco, si conferma il pezzo più elettrizzante. L’immagine spazia, dal Whiskey sul bancone di qualche locale poco illuminato all’aperta campagna di Radio Song; pezzo dalle influenze irlandesi, sorretta, come molti altri, da una grande fisarmonica. Chiude il disco alla massima potenza l’inedita Tip Your Way, quasi una filastrocca che per cinque splendidi minuti, in un crescendo musicale, illustra la filosofia di questi quattro giovani newyorkesi, cresciuti nelle campagne vicino Woodstock. Quattro giovani che ancora si muovono in un vecchio scuolabus comprato per pochi soldi al mercato dell’usato, che hanno iniziato suonando nei tunnel della metropolitana e che, su questa strada, finiranno dritti all’Olimpo.

Matteo Vannacci