False Starts & Broken Promises is the debut album for the collective Last Man Standing. This album shares influences from Frank Zappa to David Bowie passing through Tom Waits and features an original style that mixes country, rock, folk and psychedelia.
I Last Man Standing sono una sorta di collettivo musicale, composto da ben nove elementi guidati dal carismatico frontman Max Vanderwolf, che suona qualsiasi posto in cui ci sia una parvenza di palco. Un carrozzone zingaresco insomma che viaggia portandosi al seguito una sorta di tendone-stage con il quale il gruppo si presenta dal vivo, il Last Man Standing Saloon. Il loro esplosivo ed eclettico linguaggio musicale mescola blues, country, rock, jazz, folk, psychedelia, strizzando l’occhio ora a Frank Zappa e a Tom Waits, senza perdere di vista David Bowie e il suo trasformismo musicale. False Starts & Broken Promises, il loro album di debutto ha rappresentato un vero e proprio caso nella scena indie e ha permesso al collettivo Last Man Standing di raccogliere numerosi consensi da parte della stampa di settore e di fare numerosi concerti in luoghi culto per il rock come il Paradiso di Amsterdam o il party londinese The Lost Vagueness. Sulla scia del successo raccolto, il disco è stato di recente ristampato e redistribuito e possiamo certamente affermare che si tratta di una scelta assolutamente indiscutibile. False Starts & Broken Promises è infatti un disco molto particolare in cui attraverso un mix sonoro travolgente, Vanderwolf e il suo collettivo mettono in scena uno spettacolo circense in cui l’attrazione principale è l’uomo, con tutti i suoi fallimenti, le sue debolezze, le sue paure. Viene messa in scena una metafora dell’uomo moderno attraverso la quale se ne rappresenta la rovina. I dieci brani del disco compongono dunque una sorta di concept album rivisto secondo i non-canoni dell’eclettismo, che scava nel profondo dei sentimenti umani mettendoli a nudo di fronte alla realtà. Tra fiati, percussioni, riff glam rock, sax, chitarre flamenco e ritmi di samba, all’inizio si ha quasi una sensazione di smarrimento, ma poi lentamente il disco cresce, si consolida fino a prendere la sua forma definitiva. Sono brani come la splendida Everything Must Go o The Climb o le travolgenti Queen Kong e Bar Room Floor, dove emerge a pieno tutto il talento di questo collettivo che ben riesce ad equilibrare istanze sperimentali e il proprio amore per il rock degl’anni settanta. Ci si imbatte anche in ammiccamenti al David Bowie di Ziggy Stardust in Waiting So Long ma non manca qualche accenno allo stile tipo dell’opera rock come nel caso di Go Home che tra chitarre e suoni imponenti si collega direttamente con la conclusiva Theme For The Last Man Standing. False Starts & Broken Promises è dunque un disco che consigliamo certamente ai lettori e conoscendo la loro curiosità siamo certi che sarà apprezzatissimo.
Salvatore Esposito
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1. Variation
2. Queen Kong
3. Waiting So Long
4. The Dean Street Stumble
5. Everything Must Go
6. The Climb
7. Bar Room Floor
8. A Man Condemmed
9. Go Home
10. Theme For The Last Man Standing
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