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U2 – No Line On The Horizon
(Interscope)
www.u2.com

What a disc! The U2 raise their heads with this powerful album, a return to a pure rock style made of beautiful pieces and great arrangements. Their best work since Achtung Baby (1991).

Gli U2 che non ti aspetti li trovi già nei primi 30 secondi del loro dodicesimo disco. La potenza di No Line On The Horizon colpisce l’ascoltatore con una scarica al cuore, riattiva quei battiti che si erano fermati ormai troppo tempo fa. Gli U2 che non ti aspetti sono quelli di Moment Of Surrender, con i suoi sette minuti e venti secondi il pezzo più lungo dell’intera discografia della band irlandese. Un record speso bene, un’atmosfera rarefatta e carica di tensione allo stesso tempo, un ritornello dal sapore gospel che non si toglie dalla testa e degli arrangiamenti minimali di chitarra che solo The Edge avrebbe potuto concepire nella loro splendida semplicità. Cos’era rimasto degli U2? Di quel gruppo in testacoda, perso tra l’impegno umanitario (non privo di qualche contraddizione) del suo leader e una musica che da Achtung Baby, correva l’anno 1991, non trovava una nuova maturità? Oggi, guarda caso 18 anni dopo, gli U2 si riprendono il posto che gli spetta sul trono del rock mondiale. Senza esagerazioni. Per capire cosa non è questo disco basta ascoltare il singolo, che non a caso aveva già sollevato le prime impietose critiche. Get On Your Boots sono i vecchi U2, quelli overprodotti, sospesi tra elettricità ed elettronica, tra rock e qualcos’altro, senza una strada vera e propria anche nella quantità di coretti e ritornelli in una sola canzone, semplicemente troppi. Gli U2 in questo disco per fortuna sono ben altro. Passate alla canzone successiva; Stand Up Comedy. Gran riff, linearità, coinvolgimento. Rock all’ennesima potenza. C’è spazio anche per una perla di world music, Cedars Of Lebanon, poetiche riflessioni di un soldato sotto il ritmo mediorientale del sole libanese. No Line On The Horizon, insomma, è un disco da sentire, è il ritorno dei quattro di Dublino al loro posto nella storia della musica, ma prima di tutto è una bella pagina di musica.

Matteo Vannacci

No Line On The Horizon
Magnificent
Moment Of Surrender
Unknown Caller
I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight
Get On Your Boots
Stand Up Comedy
Fez-Being Born
White As Snow
Breathe
Cedars Of Lebanon

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