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Vampire Weekend – Contra
(XL Recordings)
www.vampireweekend.com
www.myspace.com/vampireweekend

They are at the top of all the charts in the world, they make music like any other young band, they are developing a new style of indie music; they are the Vampire Weekend.

Da due anni nell’ambiente indie si attendeva il nuovo disco dei Vampire Weekend. I quattro di New York nel 2008 avevano fatto parlare di loro per uno stile inusuale, tipicamente “indiependente” ma ricco di vene pop e di ritmi etnici. Oggi, nel 2010, i vampiri sono definitivamente esplosi, numero uno in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Canada, e non solo nelle classifiche rock.
Se con il singolo “Cousins” il gruppo strizza l’occhio al semplice rock fatto di veloci riff e ritornelli orecchiabili questo è soltanto per ragioni commerciali. Si sentano le prime tre canzoni del disco, la zuccherosissima Orchata, la più elettronica White Sky e Holiday: quello che rende forti i Vampire Weekend sono le percussioni – probabilmente nessun gruppo giovane ne fa un uso così sapiente – la varietà degli stili musicali, il continuo mescolarsi tra un cantato pop, un ritmo ska-punk stile Clash e i riff tipici della musica “indie”, a cui spesso si aggiungono intere sezioni di archi. Può sembrare uno stile esagerato, barocco, pomposo, invece a sorprendere è la straordinaria semplicità dell’album, unita a una durata relativamente breve che rende l’ascolto piacevole (36 minuti per 10 canzoni esclusi gli ormai infiniti bonus e jolly, ottima maniera per smerciare lati B e scarti di produzione).
Rispetto al disco precedente i Vampire Weekend si sono evoluti, abbandonando alcuni esperimenti da world music e dedicandosi alla ricerca di un proprio stile inconfondibile. Hanno inserito degli elementi di musica elettronica e si sono dimostrati pienamente al passo con i tempi (Giving Up The Gun, Diplomat’s on).
Azzardando un paragone, per il senso di ineffabile leggerezza che riescono a trasmettere, unito a quella semplicità che è sinonimo di qualità, potrebbero essere i nuovi Beach Boys. Certo, con meno genialità e diversi strumenti, ma questi newyorkesi hanno tutte le carte in regola per sorprendere ancora.

Recensione del disco di esordio dei Vampire Weekend:
www.ilpopolodelblues.com/rev/maggio08/recensione/vampire-weekend.html

Matteo Vannacci

1. "Horchata"
2. "White Sky"
3. "Holiday"
4. "California English"
5. "Taxi Cab"
6. "Run"
7. "Cousins"
8. "Giving Up the Gun"
9. "Diplomat's Son"
10. "I Think Ur a Contra"

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