Joe Bonamassa
Sonar, Colle Val D’Elsa (SI) - 18 marzo 2007

Per la sua prima data italiana assoluta, Joe Bonamassa ha scelto il Sonar di Colle Val D’Elsa, a metà strada tra Siena e Firenze. Forse voleva iniziare in un locale non troppo affollato e un po’ “off”, ma non aveva considerato che di appassionati di blues ed in particolare del suo modo di fare blues, ce ne sono molti in giro per l’Italia. E’ lui il primo a sorprendersi: “Non pensavo che per la mia prima data ci fosse così tanta gente, grazie!”; e continua: “ E’ da cinque generazioni che la famiglia Bonamassa vive in America, è un onore per me essere qui in Italia”.

Joe Bonamassa con i suoi 29 anni ci sa fare con il pubblico ed ingenerale con l’arte delle relazioni pubbliche: è già nel consiglio di amministrazione della Blues Foundation – il più giovane musicista in assoluto e per di più bianco – e sa come catturare l’attenzione su di sé. Il suo concerto conferma tutto questo: tiene in pugno l’audience come il più esperto degli entertainer, alternando assoli velocissimi ed ipertecnici ad altri tutti basati sulla dinamica; fa cantare il pubblico e sa dar spazio ai suoi due bravi e competenti colleghi.

E la musica? Joe ha un suono caldo, vibrante, potente e leggero a seconda delle esigenze e la sua musica è un compendio dell’arte chitarristica delle ultime tre generazioni di chitarristi: da Jimmy Page a Eric Johnson, da B.B. King a Jeff Beck, da Al Di Meola - quando imbraccia l’acustica - a Robben Ford. Joe non ha paura di citare esplicitamente i suoi maestri (vedi il medley con ‘Dazed And Confused’ all’interno) perché sa che la sua musica viene da lì, dall’incondizionato amore che lui stesso ha per i suoi idoli.

Quello del 18 marzo è stato un concerto hard blues senza fronzoli eseguito da un chitarrista con poche idee originali ma chiare che per il momento bastano ed avanzano per far divertire pubblico ed esecutore. Per maturare c’è tempo, Joe Bonamassa è il primo a saperlo.

Jacopo Meille

Foto : Alex Raimondi