English Jazz is alive and well
Straordinari gli anni del jazz britannico, quel breve periodo fra i sessanta e settanta che vide impegnato su più fronti tanti straordinari artisti che con molte difficoltà trovarono un idioma originale, non disdegnando di monitorare con interesse l’esplosione del jazz elettrico ma facendo riferimento ai più arditi cromatismi stravinskiani e a un formalismo free centreuropeo, vivendo a testa alta lontano dalle tentazioni americane.
Barbara Thompson in Hiseman fu protagonista della prima stagione di un ciclo che lei perpetua ancora oggi nella suite “Living in the Fast lane - Concerto in 3 movements”, venti minuti di musica originale, perno centrale di un album nato grazie a una commissione della radio tedesca.
L’album marca l’amore della Thompson per John Coltrane e Benny Golson, ma quanti cercano il sound dei cari vecchi Colosseum deve andare ad ascoltare altrove se non nel fraseggio e nel suono del sax di Barbara in cui è facile riconoscere i colori del suo più grande amico e maestro, quel Dick Heckstall Smith fondatore con Hiseman del gruppo che la first lady del jazz britannica visse giorno dopo giorno. In quella dedica riconosciamo l’integrità e l’amore per l’hard bop che la Thompson travasa nella musica di questo bel “Never Say Goodbye”.
Ernesto de Pascale
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Track list
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