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Dopo circa cinque anni di ricerche rintracciato nel corso di uno sfrenato ballo di gruppo un pericoloso ricercato.
Si chiama Silvestri Daniele fu Alberto.
Prova di reato il suo ultimo cd "Il latitante".

Daniele Silvestri - Il latitante
(Sony-Bmg)
www.sonybmg.it
www.danielesilvestri.it

After almost five years at large Daniele Silvestri is back. Again at the Sanremo Festival with the song “La Paranza” and with a new cd entitled "il latitante" (the absconder). A collection of artistic songs,eclectic,funny and well crafted in words and music. He is not an average guy, every time shows his creative skills and his social consciousness.


Secondo un collaudato meccanismo, alla cui base c'è il valore intrinseco di un episodio (nel caso l'esibizione con performance al festival di Sanremo cinque anni fa con un gioiellino come "Salirò" e quest'anno con la divertente e musicale "La Paranza"), Daniele Silvestri si ripresenta al pubblico con un disco di inediti. Tre anni fa era uscito l'album dal vivo con l'inedita "Kunta Kinte" e il resto repertorio. Il nuovo si intitola "il latitante" e va detto che Daniele un pò lo è stato. Diciamo che si è preso una vacanza da tante cose,a volte anche dalla voglia di esserci visto che la società in cui viviamo spesso ci spinge a cercar rifugio nel "lento movimento de panza" fatto con la necessaria eleganza,senza svaccare neanche un pochino.
Il disco contiene tredici canzoni più una ghost track che trovate lasciando scorrere l'ultima traccia per un paio di minuti,i musicisti di base sono: Josè Ramon Caraballo,Piero Monterisi, Emanuele Brignola, Gianluca Misiti e Maurizio Filardo con la partecipazione di Max Gazzè al basso, Demo Morselli alla tromba, Mauro Pagani al violino in "Love is in the air", Otto ohm in "A me ricordi il mare" e gli Inti Illimani in "Ancora importante".
"Mi persi" ha il compito di iniziare il cd e mi pare che la cosa sia chiara, ce lo dice lui stesso che si è perso,che a volte la confusione regna e se quando in quei momenti tocchi un vaso inevitabilmente lo rompi figurati cercare di parlare a una donna. Il regista Davide Marengo la ha inclusa nella colonna sonora di "Notturno Bus" con Ennio Fantastichini, Giovanna Mezzogiorno e Valerio Mastandrea. "Faccia di velluto" racconta come una donna,nel caso,abbia sempre bisogno di certezze o almeno le desideri. Allora,a quel punto,"La Paranza". In apparente disimpegno Silvestri si è lasciato positivamente andare sul palco di Sanremo con un ritmo latino che ricorda sì Arbore per la musica e l'atmosfera (questi però sono madrelingua) ma che testo signori! Ecco il valore aggiunto di un artista che ha sempre fatto molta attenzione (anche grazie al papà che è stato scrittore e autore televisivo vero) a coniugare in occasioni adatte il divertimento e la voglia di riflettere su noi stessi e sul periodo che stiamo vivendo come società civile. Una canzone che mi sembra trovare origine nella migliore tradizione della commedia musicale italiana dove si rideva, si pensava e la musica era perfetta. La successiva "Il suo nome" ci dice che amicizia è aprire alle tre di notte la porta di casa ad un amico in pene d'amore. "Sulle rive dell'Arrone" eseguita in trio è davvero molto efficace con un testo che racconta ancora della confusione che segue alla messa in discussione di un amore importante. A seguire "Io fortunatamente" (un avverbio nel titolo mi fa sempre venire in mente Rino Gaetano) pregevole pezzo rock che descrive sin dal titolo l'approccio alla vita del protagonista. "Gino e l'alfetta" costituiscono un rifugio di relax dove non c'è necessità di discutere e chissà che tra un pò non succeda qualcosa in quella macchina con tutto questo accordo sulle cose della vita... Molto bella la già citata "A me ricordi il mare" vera canzone autoriale della nuova scuola romana. Una ninna nanna come quella di Ninetta ("Ninetta nanna") non la vorrebbe avere nessuna donna eppure succede; su un plot da commedia all'italiana un marito senza più un euro canta alla moglie addormentata che non ha più un soldo e che i gioielli e altro serviranno a lui e che quella bella collana (che le lascia) proprio oggi ha saputo "che è 'na sola". Si continua con "Che bella faccia","Prima era prima" dove Silvestri realizza uno dei suoi "statement" in cui racconta come tutto sia cambiato a velocità pazzesca in relativamente poco tempo,su una base musicale volutamente retrò. Una bella e versione di un classico del pop come "Love is in the air" iniziata dalla voce di Enzo Miceli (lo storico produttore!) nelle vesti di Barry White, ospite Mauro Pagani, fa capire che il verbo "reinterpretare" ancora,per alcuni,mantiene il suo significato anche descrivendo un rapporto reso difficile dalla traspirazione eccessiva (di lei una volta tanto). A chiudere "Ancora importante" con gli Inti Illimani dove si ricorda come la reciprocità e la solidarietà di un popolo siano il suo miglior tesoro e la ghost track finale.
Un disco, come sempre nel caso di Daniele Silvestri, che non si presta a facili omologazioni, va ascoltato nel suo insieme, senza saltare i capitoli, come si legge un libro.


Alessandro Mannozzi

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