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Eclettico Slow

Marco Lamioni – Slow
(Silence / dist.Audio Globe,2003)

Prendetevi 52 minuti di vacanza dal logorio della vita moderna e concedetevi “Slow”(Silence,dist.audioglobe),il secondo album del polistrumentista fiorentino Marco Lamioni,un nome conosciuto da più di una generazione di musicisti locali,il quale già con il precedente”l’estate insuperabile”aveva proposto un genere personale di grande atmosfera il cui andamento prevalente è ben sottolineato dal titolo di questo nuovo lavoro. Lamioni licenzia un disco adulto la cui unica pecca è nella eccessiva uniformità che livella verso il basso tante buone sfumature che solo chi avrà la possibilità di prendersi 52 minuti di vacanza per godersi il cd potrà apprezzare.Ma l’impressione genrale è che questa musica sia destinata troppo spesso a diventare sottofondo al brusio costante di certi rumorosi lounge bar che di lounge hanno ben poco.Grandi musicisti come Hectour Zazou,con il quale Lamioni ha cercato e trovato una collaborazione propositiva e non solo una “comparsata”,e Antonelo Salis impreziosiscono il disco mentre l’entourage più vicino al musicista-Mondo Candido,Alessandro di Puccio,Saverio Lanza, proprio da Lamioni scoperto con I rock Galileo-fanno la loro apparizione con parti dosate e ben collocate.Nelle presentazioni pubblicitarie sono stati sprecati nomi come quelli di alcuni grandi autori di musica da film italiani ma Lamioni non ne ha bisogno più di tanto perchè è sufficientemente personale e preparato per reggere un mercato dove l’originalità non si coniuga con I risultati pratici.Sarebbe forse più giusto se chi lo promuove e lo pubblicizza spendesse un budget per proporre l’album”Slow”(e il precedente) fedelmente dal vivo,ovunque in Italia,affinchè si possano ricreare tutte quei landscape sonori del cd, che Marco Lamioni ha creato per l’ascolto domestico.

Giulia Nuti


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