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Eric Clapton: Reptile

Il nuovo album di Eric Clapton, “Reptile, nei negozi dal 5 marzo prossimo, nonostante sia stato registrato nello studio del grammy nominee “Riding with the King” non ha niente a che veder con quello. Contiene 12 brani: si comincia con lo strumentale originale “Reptile”per continuare con un vecchio brano dal sapore vagamente Gospel “Got You On My Mind" di Joe Thomas e Howard Biggs, poi Eric chiama nuovamente in causa l’autore di “Cocaine” e “After Midnight”, J.J. Cale, per interpretare la sua Travelling Light”. Finalmente con "Believe in Life” Clapton ci regala la sua prima composizione cantata dell’album, per proseguire poi con un brano del suoi soul man preferiti, Ray Charles, del quale interpreta la intramontabile "Come Back Baby”. “Reptile”prosegue quindi con un brano del coproduttore del disco, Simon Climie e di Dennis Morgan “Broken Down”, uno delle migliori nuove composizioni del disco e continua con un altro originale del nostro ”Find Myself”. Per la prima volta negli album di “slowhand” appare la firma di Stevie Wonder del quale il chitarrista inglese reinterpreta un bellissmo brano originariamente incluso nel disco ”Hotter than Hell“, ”Ain't Gonna Stand For It“ per passare poi a ”I Want A Little Girl” di Mencher & Moll e continuare poi con un altro originale, ”Second Nature” segnato da un buon riff. Ci si avvicina alla fine con una sempre verde composizione di James Taylor la classicissima “Don't Let Me Be Lonely Tonight” insegnatagli dall’amico sassofonista David Sanborn, mentre “Modern Girl”, rimasta fuori dalle session dell’album “Pilgrim” è scritta da Eric Clapton in persona. Doyle Bramhall, il 33enne chitarrista texano che apre i concerti europei di Eric regala al nostro una sua composizione “Superman Inside” scritta proprio con Eric. Il disco si chiude con un altro strumentale originale ”Son & Sylvia”. Clapton licenzia un disco migliore dal precedente album in studio, “Pilgrim” anche se alcune lacune compositive restano evidenti, una attenta scelta di brani dal repertorio altrui aiuta “Reptile” a trovare una propria uniformità. Si tratta di un disco che servirà come trampolino di lancio a questa lunga tournee e alle attività future del nostro fra cui, si mormora, un intero album con il gruppo vocale degli Impressions, ospiti di questo cd. Fra gli altri ospiti di ”Reptile” brillano il cantante chiattrista Paul Carrack (ex Squeeze) e il tastierista nero Billy Preston già con i Beatles di ”Get Back” e con i Rolling Stones.

Ernesto De Pascale

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