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Anatomia di una leggenda
Jethro Tull
di Michele Manzotti
(editori Riuniti,collana Legends,2003)


La musica in generale,il rock in particolare, è abitato da leggende e la collana Legends pubblicata da Editori Riuniti e diretta dal giornalista Ezio Guatamacchi, intende mettere ordine in modo semplice ed efficace ad alcune di esse.Collana maneggevole e pratica, essenziale e veloce da consultare, la serie è entrata prepotentemente in biblioteca con molti titoli, tuti validi,divisi per genere.Dal Rock & Roll al Blues,dal Jazz al Rock Classico,dai cantautori alla musica etnica, Legends si presenta,insomma,come una piccola enciclopedia tascabile,buona guida all’ascolto di alcune icone della musica degli ultimi 45 anni. Al giornalista Michele Manzotti è stato affidato il compito di mettere ordine nella lunga storia dei Jethro Tull,il gruppo del flautista,cantante e factotum unico del gruppo che dal 1968 imperversa sulla scena internazionale.Manzotti,una lunga frequentazione del gruppo alle spalle e una perfetta conoscenza della materia,ha così prodotto un volume ben leggibile,accurato con il piglio del giornalista che si stacca-giustamente-dall’approccio del singolo fan.Per il giornalista fiorentino Il volume è la migliore occasione per coronare un lungo periodo di lavoro dedicato alla formazione di Ian Anderson e passato attraverso la produzione del cd”Songs for Jethro”.Un volume di 128 pagine(costo 9 euro e 50 )che passa in rassegna l’intera storia del gruppo, ma che, sopra ogni altra cosa, sottolinea la visione di un musicista,Anderson,appunto, dotato di buon talento che ha avuto il merito di introdurre uno strumento assolutamente improbabile per il rock,il flauto,in quella comunità, scrivendo una storia ancora oggi non conclusa.

Giulia Nuti


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