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Jono Manson: Caserta Jarmusch Club 7 Novembre 2004
Per troppo tempo sterile di live act di qualità, finalmente Caserta, grazie ad al coraggio del Jarmusch Club, torna a respirare rock’n’roll di qualità. Ad aprire le danze di un percorso che sicuramente regalerà altre emozioni al pubblico casertano, è stato un mini-residency di due concerti di Jono Manson, una delle voci più belle che ci siano in circolazione. Fuori da ogni schema, Jono, è un personaggio tutto da scoprire, un uomo che imbracciata la chitarra fai fatica a far scendere dal palco, un cantautore che non stanca mai e che piuttosto finisce per diventarti familiare dopo pochissimo. E’ bastato così un piccolo palco e un pubblico caldissimo per mettere a nudo tutte le qualità di intrattenitore di Jono, che accompagnato solo dalla sua chitarra ha snocciolato una enorme quantità di canzoni dal suo raffinatissimo repertorio. Le sue canzoni arrivano al pubblico su un’alta onda di energia che sale via via durante il concerto, e che rallenta di tanto in tanto per qualche intensa ballata, velata da pregiatissime influenze soul.
Per coinvolgere meglio il pubblico e renderlo partecipe dei suoi brani, Jono introduce ogni canzone, sforzandosi di farsi capire con il suo italiano insicuro, e senza mai risparmiarsi sul finale sceso dal minuscolo palco e regala due perle in completo stile unplugged tra il pubblico.
Particolarmente intense sono state le esecuzioni dei brani tratti dal suo disco di esordio Little Big Man, di recente ristampato, di cui vale la pena citare una travolgente resa di You’re Making Me Try Too Hard. Prima di abbandonare il palco, durante i bis Jono, abbandonata la chitarra, regala un brano intensissimo alla tastiera, un altro di quei quadretti di vita comune che hanno fatto di lui, un grande storyteller ma soprattutto un intrattenitore d’alta scuola.
Di grande interesse i prossimi appuntamenti al Jarmusch che prevedono una serie intensissima di concerti, Melon Rouge il 2 dicembre, Paolo Bonfanti il 5 dicembre, Blue Stuff il 16 dicembre, il ritorno a grande richiesta di Jono Manson il 30 dicembre, Dirk Hamilton il 2 gennaio 2005 e i Del Sangre il 16 gennaio 2005.
Salvatore Esposito
Foto: Michela Cobino
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