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Chris Whitley: War Crime Blues
(Fargo)
www.chriswhitley.com
www.fargorecords.com



Il newyorchese Chris Whitley sulle scene dai tardi ottanta – debuttò con un gran bel disco per la Epic nel 1991 – da alcuni anni produce album per la piccola etichetta francese Fargo di ottima fattura, mai scontati e in cui la sua spiccata sensibilità per altri generi di roots music come il folk e il country blues rurale degli anni trenta eccelle. Whitley, eccellente suonatore di dobro e cantante dalla voce roca e cartavetrata si abbandona letteralmente a se stesso in ogni suo disco e trova sempre motivi per rendere questi interessati. “War Crime Blues“ non è da meno; Chris ci riporta in questo suo nuovo disco al nocciolo della composizione, delle canzoni che scrive o che sceglie (spiccano qui una cover di Lou Reed, “Invisible day“ e “The Call Up“ dei Clash), brani in cui il concetto di blues è sempre in qualche modo presente e attuale. Meno irruente di una volta Whitley è un gran musicista che non ha trovato la fortuna che si meritava, un uomo che ha pagato molti eccessi sulla propria pelle, e che da anni tenta di risalire la china con onestà ma che resta inevitabilmente oscurato dalla troppo (scarsa) produzione di oggi che fa spesso da “tappo” e ingombra la visuale. Capita così che buoni dischi come questo passino in secondo piano mentre sono invece ottimi esempi di blues moderno, molto attuale e contemporaneo.

Ernesto de Pascale

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