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Mahavishnu Project Phase 2
(Aggregate music)
www.mahavishnuproject.com
Quello delle cover band è un fenomeno oggi sempre più diffuso, di cui si fa presto a parlare in termini generici del tipo “le cover band sottraggono spazio a chi suona brani originali e hanno più successo”. Come in tutte le cose, però, c’è cover band e cover band. I musicisti del Mahavishnu Project di fatto eseguono in modo assolutamente filologico brani del repertorio della Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin, ma parlare di loro soltanto come una cover band è piuttosto limitante. Primo, perché eseguono i brani della Mahavishnu Orchestra ( strumentalmente di incredibile difficoltà, uno dei traguardi esecutivi per molti dei musicisti rock dagli anni Settanta a oggi ) talmente bene, che il progetto ha riscosso il pieno beneplacito dello stesso McLaughlin. Secondo, perché ad oggi, almeno in Italia, sono veramente in pochi quelli che possono ricordare con orgoglio di aver visto la Mahavishnu Orchestra suonare dal vivo. Per i più è un desiderio in cui hanno sempre sperato, ma mai realizzato. Il Mahavishnu Project è composto da Gregg Bendian alla batteria, Pete McCann alla chitarra, Steve Hunt alle tastiere, Stephan Crump al basso e Rob Thomas al violino. Vederli suonare dal vivo come li abbiamo visti a Firenze lo scorso 28 ottobre durante una delle date della loro tournee europea ( prima volta in Italia) ha significato per molti una grande emozione e un tuffo nel passato. La maggioranza dei presenti tra il pubblico pensava che probabilmente non avrebbe mai visto suonare dal vivo brani come Meeting of the Spirits o Miles Behind, cosa che invece il Mahavishnu Project ha offerto finalmente la possibilità di fare. Phase 2 è stato registrato durante la tournee del 2003, ed è un doppio cd live con più di due ore di musica in cui il gruppo affronta i principali capolavori del repertorio della Mahavishnu Orchestra, da Resolution a Awakening ai pezzi citati poco sopra. A questo punto, descritto il “progetto Mahavishnu”, le parole da aggiungere parlando del cd, registrato ed eseguito all’insegna dell’ottima qualità, sono poche. Ma il cd è soltanto la testimonianza fermata su un supporto materiale di ciò che il Mahavishnu Project sta portando in giro per il mondo. L’invito quindi, oltre al cd, è quello di non lasciarsi sfuggire per nessuna ragione al mondo l’occasione di vedere il gruppo dal vivo non appena passerà di nuovo in zona.
Giulia Nuti
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