. |
Egg Egg
(Eclectic)
www.eclecticdiscs.com
The polite force
La storia degli Egg fonda le sue radici direttamente in quella di un gruppo di giovani studenti della City of London School, gli Uriel. La prima formazione degli Uriel era composta da Dave Stewart alle tastiere, Steve Hillage alla chitarra, Mont Campbell al basso e Clive Brooks alla batteria. Quando a settembre del 1968 Hillage lasciò il gruppo per studiare storia e filosofia, i tre restanti cambiarono nome dando vita agli Egg. La band è poi andata avanti fin che, fondamentalmente, Stewart ha fondato i Khan e poi proseguito per altre strade la sua carriera. Gli Egg sono uno di quei gruppi, come per altri versi lo furono i Gentle Giant, che affrontarono il progressive dal suo lato più colto, complesso e vicino alla musica classica. I dischi degli Egg quindi, fino dal primo datato 1970, sono caratterizzati da sperimentazioni metriche e musicali. Nell’album d’esordio “Egg” (originariamente stampato dalla Deram nova) troviamo brani dalle ardite divisioni ritmiche come I will be absorbed, dirette citazioni da Bach come la Fugue in D Minor, sperimentazioni effettistiche e nastri rovesciati come in Boilk,ambiziosi tentativi di rifarsi alla musica classica come Symphony n.2. They laughed when I set down at the piano è un intervento classicheggiante di pianoforte solista interpretabile come la storia di un pianista messo in ridicolo dalle risate di chi lo ascolta, ottenute con effetti di chitarra trattata.
The Polite force ( Deram 1971) è il loro secondo disco. La band prosegue qui il suo filone di sperimentazione, mettendo a segno un album composto di soli quattro brani di cui l’ultimo, Long piece n.3,è una lunga suite in quattro parti. All’interno del disco trovano posto ulteriori citazioni dalla musica classica, un complesso e intrecciato brano in cui agli Egg si uniscono gli strumenti a fiato ( Contrasong), un ulteriore Bolik ( già questo titolo compariva nel primo disco) in cui di nuovo sono protagonisti gli effetti, questa volta anche con il suono delle campane e dell’acqua che scorre.
Per chi deve avvicinarsi al progressive per la prima volta sono sicuramente più indicati i classici King Crimson , di certo più affabili, ma per chi di progressive mastica già un po’ quello alla scoperta degli Egg sarà senz’altro un viaggio affascinante.
Giulia Nuti
tutte le recensioni
Home - Il Popolo del Blues
NEWSLETTER
|
. |