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The Texas tornados – live from Austin, Tx
(New West)
www.austincitylimitsdvd.com
www.newwestrecords.com



Rock norteno and texan dance music at top form

La cognizione generale della musica popolare divide i termini “etnico” e “world” dal termine “rock & roll” o dance”(nella più vasta accezione di quest’ultimo).
Ecco allora che certe musiche di provenienza geografica “Locale”(da un’area se pur grande limitata) se non perfettamente individuate per la loro valenza “Popolare” non entrano mai sotto l’ombrello della musica “etnica” o “world”.
Infatti non troverete mai né il cd né il dvd di The Texas Tornadoes nelle due succitate sezione di alcun negozio al mondo ma nelle sezioni “Rock & Roll”, “Country”, “Country & Western”, ”Songwriters”.

Augie Meyers all’organo vox e alla voce, Doug Sahm alla voce e alla chitarra elettrica( entrambi provenienti dal Sir Douglas Quintet), Freddy Fender alla voce e alla chitarra e Falco Jimenez alla fisarmonica e alla voce erano un vero gruppo di musica popolare, di quella denominata “Nortenà”. Ebbero un buon riscontro di critica nel mondo ma l’eco del loro successo – nonostante le numerose tournée fuori dalla loro terra del Texas – non risuonò così lontano come sarebbe stato giusto.

Basta però seguire attimo dopo attimo l’amore e la passione che la gente di Austin riserva loro durante la registrazione di questa puntata di “Austin City Limits” – il più celebre show musicale del posto finalmente su dvd con molti volumi all’attivo – per capire che i quattro erano dei veri e propri eroi popolari, impegnati, guarda caso, a recuperare proprio la loro migliore musica da ballo secondo le indicazioni che il rock & roll, il doo wop, il blues e il country & western avevano dettato nei decenni precedenti attraverso le celebri “Border Radio” che trasmettevano dal vicino confine messicano, per evadere il fisco, con potenze di wattaggio pazzesche (vedi la recensione dei Los Super Seven “Heard it on the X”).

Doug Sahm e Augie Meyers sono l’anima “beat” della formazione, sempre pronti a rispolverare l’intramontabile cavallo di battaglia, “Mendocino”, Flaco Jimenez è la pulsazione della terra, Freddy Fender la voce con il tremolo e il falsetto come tanto andava di moda nei tardi cinquanta.

Insieme i quattro fanno scintille: pezzi veloci e lenti si alternano senza soluzione di continuità e c’è spazio per polke, mazurke americane, valzer, passi doppi, blues (“baby, what you want me to do” di Jimmy Reed) tutto assolutamente, politicamente, correttamente bilingue.

In fondo allo show però la mano del rocker scappa a Doug Sahm ( uno del quale troppo presto ci siamo dimenticati, se non fosse per l’opera certosina che sta compiendo Sid Griffin) e Augie Meyers (nei novanta con Tom Waits e John Hammond) gli viene allegramente dietro come ai vecchi tempi con ”She’s about a mover”(un altro successo del Quartet) e la straordinaria “96 tears” inno garage di quelle parte al pari della musica di altri incontaminati talenti texani dei sessanta, 13th floor Elevators”, band che, mentre Sahm e Meyers facevano ballare i peones, si preoccupava di preparare musica da abbinare alle nuove droghe sul mercato. Quelle stesse che, testate da Meyers e Sahm, tramutarono due innamorati di musica da ballo in due redneck decisi a riscattare la musica popolare per lidi più contemporanei.

Una operazione che con The Texas Tornados divenne totale realtà e che il dvd, girato nel 1990, conferma con determinazione.

Ernesto de Pascale

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