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Artisti Vari - I believe to my soul
(rhino)
Five stars classic soul album by the last bunch of greats
Potrebbe essere il 1970 invece siamo a Los Angels, giorni nostri. Dietro la consolle Joe Henry, fresco dai successi con Bettey Lavette e Solomon Burke. Questa volta, per registrare un album davvero con i fiocchi, ha chiamato a raccolta Mavis Staples, Ann Pebbles, Allen Toussant, BillY Preston, Irma Thomas. Il risultato si intitola “i believe to my soul” un disco all’altezza delle migliori prove di Ann con “i can’t stand the rain “ di Allen con “Southern Nights”, di Preston con “That’s the way god’s planned it”, di Mavis con “Respect Yourself”, l’album che da una vita Irma aspettava perché gli venisse resa giustizia.
Henry e i suoi musicisti, tutti bianchi fra i quali spicca Doyle Bramhall II alle chitarre, producono un suono denso e corposo, sinuoso e ritmico, teso e sensuale nella migliore tradizione di Muscle Shoals e New Orleans. Ann Pebbles
Lascia a bocca aperta con una versione straordinaria di “tonight i’ll be staying here with you“ di Bob Dylan, La Staples apre la danze con un brano originale dai toni gospel, “ you must have that true religion”, davvero bellissimo, Toussant mette giù l’asso con un brano che ci sarebbe piaciuto sentir cantare al compianto Robert Palmer, “Mi amor”, Billy Preston, scatenato nonostante gli acciacchi, torna ai vecchi e gloriosi fasti con “As One“.
Che disco, questo “I believe to my Soul“!!!
C’ è aria di riscatto e a buona ragione visto che molti brani sono originali e i ripescaggi ben trattati come “that’s enough”, un vecchio gospel di Dorothy Love Coates che la Staples e Preston interpretano alla maniera di una volta, o “loving arms” di Tom Jans che Irma Thomas canta con la sua unica inflessione blues o “river Boat” che Allen Toussant porta a nuova vita.
Tante stelle, quindi, tante quante ce ne sono nel cielo del Soul per un piccolo miracolo di delicatezza, stile, classe e misurata sensualità.
I talenti del Nu Soul sanno fare altrettanto bene?
Ce lo dimostrino, siamo qui in attesa di restare stupiti!.
Ernesto de Pascale
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