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Françoiz Breut - Une saison volée
Françoiz Breut - Une saison volée
(Olympic Disk / Warner)
www.olympicdisk.fr
www.totoutard.com
A star is born? We don't know, but You must have this Cd
Merci Françoiz pour avez nous donnée ce disque
Non sappiamo quanto Bruxelles possa influire sull’ispirazione musicale di un artista. Certo la capitale belga non ha la stessa impronta dalla vicina Parigi: ma forse il fatto di essere cosmopolita suo malgrado una volta divenuta centro politico d’Europa le conferisce da qualche anno una grande vitalità culturale. Così questa ragazza di Nantes, Françoiz Breut, stabilitasi propria a Bruxelles ha licenziato un album di grande fascino. Une saison volée, con la partecipazione attiva di Joey Burns dei Calexico al contrabbasso e del tastierista Luc Rambo, rappresenta sicuramente un momento dirompente nella scena francofona. Non solo perché la cantante (e talvolta anche autrice) usa anche inglese, spagnolo e italiano per la sua espressione artistica, ma anche per le sonorità che inevitabilmente risentono dell’incontro tra varie culture. Così la vocazione melodica transalpina si sposa bene con la ballata di stile anglosassone o con l’alternative country americano pieno di chitarre distorte e campionamenti. Oppure vediamo come il pianoforte acustico spesso lasci spazio ad altre tastiere come il Wurlitzer o l’organo scelti in base alle caratteristiche del brano. Eppure tutta la grande cura strumentale non riesce fortunatamente a mettere in secondo piano una voce straordinaria, che pure deve fare i conti con una tradizione ingombrante. Françoiz Breut non sembra curarsene, dando sempre l’impressione di dominare il brano che interpreta: pensiamo al valzer Over All, a Le vie devant moi con la continua riproposizione della parola Amour tanto che ci pare di ascoltare Françoise Hardy in un contesto psichedelico, a Ultimo del lionese Fabio Viscogliosi che sta recuperando le proprie radici. Per chi è fortunato c’è anche l’edizione limitata in digipack con 4 testi illustrati dalla stessa Breut. Non vogliamo utilizzare la frase “E' nata una stella” con tanta facilità, ma che questo sia un disco da comprare non abbiamo alcun dubbio.
Michele Manzotti
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