.

Artisti Vari - Bearded Ladies
(FindersKeepers)

Present & Past’s minor gems from The Barber’s shop chair

Il dj inglese Andy Votel pare avere le idee molto chiare, più di quei numerosi artisti che lo approcciano quotidianamente con la speranza di un segno positivo, in special modo dopo il successo di Badly Drawn Boy, artista che la sua FindersKeepers “girò“ immediatamente a una major in cambio di bei soldi che tanto sono serviti a proseguo dell‘etichetta.
Votel, un appassionato di anni settanta, folk e progressive, questa volta l’ha fatta grossa davvero! Ha riunito 15 splendide voci del presente e del passato, senza limitazioni geografiche né sotto definizioni di generi, e le ha pubblicate in un album che ha chiamato Donne Barbute, Bearded Ladies. E se come dice il proverbio Donne Barbute, Sempre Piaciute qui sono più le nuove leve a stupire che quelle scure gemme che solo Andy sa dove pescare. Con grandissimo orgoglio diciamo subito che la voce più bella (e la canzone dalla scrittura più completa peraltro!) è quella della italiana Emma Tricca, da anni a Londra e finalmente pronta al grande salto proprio grazie a Votel. La sua Martin & Me, già nel disco d’esordio ma qui risuonata, rivela l’armoniosità che rimanda direttamente a Sandy Denny, allo stesso tempo però l’uso così definito del vibrato la fa tanto Patty Pravo. Questo Votel non lo saprà mai e noi non glielo andremo a spiegare per non rischiare che Andy si innamori delle nostre migliori ragazze certo è che, se si esclude la grandissima Selda, icona della folk song Turca, solo la più celebre Bonnie Dobson (entrambe presenti) nessuna può competere con il tono cristallino e fortemente riconoscibile delle Tricca. Molto bene anche Jane Weaver, un nome da tenere presente e la più giovane Cate Le Bon, una gallese (come il dj) che suona una chitarra acustica intagliatagli con i denti dal un boscaiolo. Così mentre da noi si cercano nuove cantantesse e cantautrici efebiche Andy Votel viene allo scoperto con una raccolta che punta prima di tutto al mood, all’atmosfera, a un senso di intimità ed affettuosità che molti artisti nostrani fuggono perché pensano che in un disco ci debba essere “un po’ di tutto”. Ma forse nessuna di loro si fa intagliare la chitarra con i denti né tautomero sarebbe disposta a non farsi la barba la mattina presto. E questi sono eventi che per gente gallese come il dj Votel stabiliscono fortemente il tono di un disco .

Ernesto de Pascale

Track List

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker