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Premio Tenco 32a edizione
Sanremo, 8 novembre 2007
www.clubtenco.org
Italian Songwriters Award dedicated to Luigi Tenco's songs
Va subito detto che la nostra cronaca si riferisce a una sola serata delle tre programmate, quella inaugurale della 32a edizione. Dunque una visione necessariamente parziale, ma dettata dal fatto che l'8 novembre si esibivano i due ospiti stranieri, Marianne Faithfull e Jacques Higelin (intervistati in altra parte del sito). Una serata che comunque dà l'idea dell'organizzazione del Tenco: ogni giorno incontri con gli artisti e con addetti ai lavori nella tarda mattinata e nel pomeriggio, concerto diviso in vari set la sera. Nel caso del giorno 8 erano nove, compresi gli stranieri e a una della quattro consegne delle Targhe Tenco, quella per il miglior album in dialetto. Sul palco infatti è stata premiata la cantante Elena Ledda (accompagnata da una strepitosa Rita Marcotulli al piano, jarrettiana nell'animo e con la vocazione a sperimentare), vincitrice del premio per il miglior disco in dialetto Rosa resolza, a cui aveva partecipato come coprotagonista Andrea Parodi, già voce dei Tazenda e scomparso nell'ottobre 2006. Il premio indubbiamente ha premiato le grandi capacità vocali dei due cantanti, forse più che le canzoni (tra la rosa dei finalisti di categoria ricordiamo l'album di Enzo Graganiello, sicuramente uno dei migliori del 2007).
Dopo la sua esibizione, Massimo Ranieri ha voluto chiudere la prima serata cantando il classico napoletano Piscature ’e Pusilleco dall'album Nun è acqua del 2003 a con l’intervento vocale registrato di Parodi. Generalmente siamo contrari a queste riproposte delle voci che non ci sono più. Ma è anche vero che non di duetto si trattava ma di un disegno vocale alla fine del brano e Ranieri, da uomo di spettacolo navigato e senza lasciare spazio alla retorica, ha lasciato la scena mentre la canzone si concludeva. Precedentemente l'artista napoletano aveva interpretato Se stasera sono qui e Vedrai Vedrai (quest'ultima accompagnata dalla Marcotulli). Infatti per la prima volta il Premio Tenco era dedicato ai brani di Luigi Tenco. Ogni artista aveva a disposizione due brani, uno dei quali dal repertorio dell'artista scomparso 40 anni fa. E il caso ha voluto che fosse Simone Cristicchi, vincitore del festival 2007 (e di una delle Targhe Tenco nel 2007), ad aprire la rassegna con Lontano, Lontano. Durante la serata inaugurale è stato consegnato anche il Premio Siae/Club Tenco all’autore emergente che è andato al cantante e flautista napoletano Giovanni Block. Un giovane artista che si muove con bravura tra capacità tecniche e ironia, accompagnato da un pianista e da un vibrafonista con grande cura negli arrangiamenti. Da sottolineare la sua versione di Antonio, così come ci piace ricordare Giorgio Conte, con La mia valle trattata in stile manouche, a cui ha fatto seguito un suo brano (Quando te ne andrai) di grande gusto. Così come ha convinto E se ci diranno (ai tempi intepretata anche dall'Equipe 84) di Paola Turci, presentatasi sul palco accompagnata solo dalla sua chitarra. Superflua invece a parer nostro la proposta di Shel Shapiro della dylaniana Masters of War in italiano e nonostanta la curiosità di riascoltare Cara maestra, riteniamo lo stile Rokes (che pure abbiamo amato) oggi non più riproponibile, rischiando di essere la caricatura di se stesso.
Michele Manzotti
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