First Class’s Smooth vocal jazz tribute to New York and The Great American Songbook. Classy!
È uno dei dischi più cool degli ultimi mesi, lontano da clamori o da editti di sopravvivenza discografica. È l’album di Ron Kaplan, uno degli ultimi VERI cantanti dello sterminato American Songbook che sta alla base del Jazz cantato. Dedicato a New York, è questo anche il titolo della raccolta, il più recente disco di Kaplan piacerà non solo ai cultori del canto jazz nella tradizione di Johnny Heartmann e Mark Murphy (al quale un poco Ron assomiglia) ma anche a quanti sanno apprezzare los tile, la classe e l’eleganza 8 ai nuovi Mod, insomma !) e ai frequentatori di questo o quel Lounge Bar o Supper Bar. Realizzato nella assolta California quasi per non essere ingoiati da quell’immenso buco nero che la Grande mela, New York è una raccolta “come quelle di una volta” per usare un anacronismo verbale che scompensi fortemente con le cose della musica di oggi. Eppure tant’è!: Kaplan e i suoi (Larry Dunn al piano, Seward McCain alla contrabbasso, Akira Tana alla batteria, Erik Jacabson alla tromba e Noel Jewkes al sax e al clarinetto, un combo ben compatto come certifica “42nd street” di Dublin e Warren) licenzia 12 delle più belle canzoni scritte per “la città che non dorme mai” e ci riassicura sulla presenza di una scena jazz mainstream ancora ad altissimo livello, (quella che gira intorno al Club Iridium, per intenderci) a dimostrazione di quante poche siano rimaste le città davvero cosmopolita e piene di opportunità nel mercato sempre piatto del mondo d’oggi. Buon ascolto.
Ernesto de Pascale
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Track List
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