Jude Johnstone - Mr. Sun
(BoJak Records )
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Jude Johnstone non la scoprima adesso, ma già in passato abbiamo avuto modo di parlare di alcuni suoi dischi come l’eccellente On A Good Day e l’altrettanto bello Blue Light. Sulla scia di quest’ultimo si pone il suo nuovo album Mr.Sun che ne riprende le istanze jazz mescolandole a sonorità più solari, senza però perdere di vista la caratteristica del songwriting della Johnstone ovvero la melodia e il romanticismo. Per chi ha amato i dischi di Carole King e Rickie Lee Jones, Mr.Sun sarà una piacevole sopresa infatti la Johnstone ha messo insieme undici brani di ottima fattura dagli arrangiamenti raffinati e dall’anima dolce e romantica. Inciso con l’aiuto degl’ottimi David Piltch al basso, Danny Frankel alla batteria e Mark Goldenberg alla chitarra, il disco vede la partecipazione di alcuni ospiti speciali come Daniel Savant alla tromba con sordina e Marc Macisso al sax. Ad aprire il disco è la title track un brano adult pop come non si sentiva da anni e che funge quasi da overtoure per le successive Over Easy e Don't Tell Me That It's Over dove la matrice jazz si fa più intensa e i fiati diventano protagonisti della scena. La Johnstone si destreggia alla grande sia con brani più oscuri come Sunday Evening, in cui si apprezza uno splendido duetto tra piano e fiati sia con brani in cui è maggiore l’influenza blues come nel caso di Baby, Don’t Call My Name in cui brilla la chitarra di Goldberg. Verso la fine fa capolino il folk di So Bad ed è magia allo stato puro che si ripete puntuale nelle conclusive The Light of Day e One For Us, entrambe caratterizzate da testi molto profondi ed intensi. Mr.Sun è un disco dal fascino incredibile, che pur non aggiungendo nulla alla storia americana, evoca un tempo che non c’è più e questo ci basta a definirlo un piccolo gioiello di poesia musicale.

Salvatore Esposito