Hydroplane is Kristin Mooney’s third cd. Produced by Jay Bellerose, this album features ten cinematic songs that are like haunting mini-movies examining the thorns & promised rewards of relationships.
Accolto dai favori della critica e da un certo successo anche di vendite, Hydroplane, il nuovo album di Kristin Mooney è una bella e gradevole raccolta di dieci brani sospesi tra folk e pop, nei quali si apprezza il particolare songwriting cinematografico dell’autrice. Si tratta di spaccati di vita quotidiana, tratteggiati con i colori di acquerello di una scrittura semplice e mai priva di fascino. Prodotto da Jay Bellerose, già ingegnere del suono a fianco di T Bone Burnett, il disco vede la partecipazione di alcuni musicisti di ottimo livello come Eric Heywood alla pedal steel, Jennifer Condos al basso e Patrick Warren alle tastiere che forniscono un perfetto tappeto sonoro sul quale si adagia la fascinosa voce della Mooney. Chi cerca spunti di innovazione o di sperimentalismo in questo disco ne troverà ben pochi ma va dato atto ala cantautrice del Minnesota di non cadere mai nella trappola del derivativo pur restando nel solco della tradizione. Durante l’ascolto a brillare sono soprattutto i brani dall’appeal più radiofonico come l’iniziale As We Fly, il country rock di In The Grass, la vellutata ballata folkie di Echo Lake, e l’intensa Tiny Faces. Non meno interessanti sono poi la dolce Mexican Highway, la chitarristica Toledo e i due brani conclusivi ovvero la bella versione del classico soul I Say A Little Prayer e il morbido folk pop di Launderland. Se amate il cantautorato al femminile, Hydroplane non vi deluderà, tuttavia la Mooney sembra avere ancora ampi margini di miglioramento e certamente per il futuro ci riserverà qualche interessante sopresa.
Salvatore Esposito
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1 As We Fly
2 In The Grass
3 Echo Lake
4 Hydroplane
5 Tiny Faces
6 The Way Things Do
7 Mexican Highway
8 Toledo
9 I Say a Little Prayer
10 Launderland
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