New chapter for the songrwriter coming from Genova, with a huge job on lyrics construsction
A distanza di sette anni da L'Intagliatore dei santi arriva il nuovo album in studio di Max Manfredi. Potremmo anche dire finalmente dato che Manfredi è un eccellente autore e anche esecutore, una bravura da essere riconosciuta anche dal concittadino Fabrizio de André, magari che più di altri ha necessità di ponderare la sua produzione e di trovare uno sbocco discografico adeguato. Sicuramente è un cantautore classico che pone una particolare attenzione ai testi, o meglio a nostro parere cura moltissimo versi a cui aggiunge la musica. E' il libretto stesso del disco a mostrarci i testi nella loro metrica che condiziona la costruzione delle note: si penso a Il regno delle fate dove ci sono versi da 20/21sillabe. E' questa la vera sfida di Luna persa come lo stesso brano che dà il titolo all'album: 12 minuti di durata incentrati su una storia di due fuggiaschi. Belli e curati i testi, con la musica che raggiunge ottimi risultati nel L'ora del dilettante, nella mediterranea Libeccio, nella ballata Aprile. Alla fine del disco Manfredi sceglie di riproporre La fiera di Maddalena a suo tempo incisa con Fabrizio de André. Un omaggio gradito ma vorremmo anche che un bravo musicista come Manfredi insista a proporre il meglio di se guardando avanti. Consigliato a chi ama il buon cantautorato.
Michele Manzotti
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1. Au clait de la lune
2. L'ora del dilettante
3. Il regno delle fate
4. Terralba tango
5. Retsina
6. Libeccio
7. Quasi
8. Zimbalom
9. Aprile
10. Il morale delle truppe
11. Il treno per Kukuwok
12. Luna persa
13. La fiera della Maddalena
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