French Pop-electronic Tunes Dedicated to Human Monsters
Electro-musique et textes en anglais pour décrire les hommes-monstres
Da 15 anni The Married Monk è uno dei gruppi più seguiti della scena indie francese. La loro conoscenza in Italia è piuttosto scarsa, ma alcuni si ricordano quando nel 2001 uscì l'album R/O/C/K/Y con la partecipazione del cantante di Lione Fabio Viscogliosi che in omaggio alle sue chiare origini italiane inserì nell'album una versione onirica di Ancora Tu di Lucio Battisti (nel 2002 Viscogliosi avrebbe poi vinto il Premio Ciampi per il debutto discografico solista). Oggi la formazione torna con un album concept, dedicato alla mostruosità, partendo dalla figura di Joseph Carey Merrick (1862-1890) anche conosciuto come Elephant Man. Un disco che con qualche eccezione è proposto interamente in inglese e che intende puntare molto su un pop sperimentale dalla forte caratteristica elettronica. Alcuni brani del disco sono costruiti con testi parlati sul tappeto sonoro (Double Doom presenta delle incursioni jazzate e progressive molto interessanti), altri sono strumentali (Conversation Piece), altri più melodici (come la convincente Pretty Lads). Non è un disco dal facile approccio, ma ha la qualità di non essere banale.
Michele Manzotti
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1. Spiel
2. Merrick's Meditations
3. Introducing Prodigies
4. Brother "J"
5. Me and Me
6. Clementine's Song
7. Double Doom
8. Conversation Piece
9. Hail 2 The Hound Man!
10. Delphine's Angels
11. Elephant People
12. Pretty Lads
13. Clementine's Words
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