Accompagnata da una band stabile aumentata da Terence Blanchard alla tromba, dal rapper Common ma sopratutto da Ravi Coltrane al saxophone in "Silver Moon" e da John Legend voce e piano in "Watch The Sunrise", la Wilson si dichiara per questo album “ … vittima delle circostanze”.
Conosciuta per una carriera organica e piena di interessanti collaborazioni sin dagli esordi con il collettivo di Brooklyn M- Base, la cantante del Mississippi torna con un disco di brani originali e un mix di jazz/pop che esaltano la sua riconoscibile voce, il suo stile e quell' attacco con vibrato che molte interpreti le invidiano.
Si parte bene con Lover Come Back To Me di Hammerstein e si continua ancora meglio con St. James Infirmary - la prima interpretata a suo tempo da Billie Holiday, la seconda da Louis Armstrong - a dimostrazione che la tradizione e gli odori di Crescent City sono importanti per un disco che stupisce per congruità e consapevolezza. Bella la versione di "Forty Days and Forty Nights" di Muddy Waters che si trasforma da blues standard in un torrido funky Rythm & blues shuffle con un impareggiabile groove. Queste, per ribadire che appellare Cassandra Wilson come jazz singer è restrittivo, visto la sue qualità avventurose e spavalde.
Ernesto de Pascale
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