Debut album for this roman trio mixing different instruments, origins and influences
Certo non comune, certo non banale, certo coraggioso. E' il disco d'esordio di un trio romano attivo dal 2007, Honeybird & The birdies.
Il progetto ruota attorno ai tre componenti, che si firmano con tre diversi pseudonimi.
Honeybird suona charango, strumenti a corda e canta. E' nata e cresciuta a Los Angeles, ma la sua esperienza artistica ha influenze multietniche che vanno dagli strumenti delle Ande ai suoi viaggi in America Latina.
P-birdie, siciliana d'origine ma romana di adozione, suona tutti gli strumenti ritmici, con varie tipologie di percussioni, canta e suona il flauto.
Gino “Ginobird” Guain suona il basso.
Il loro approccio alla musica è assolutamente sperimentale, tra divertimenti psichedelici, non sense, anti-melodie ossessive, parlati, rumori, cori deformati e deliranti.
Mescolano influenze diverse, strumenti diversi, origini geografiche diverse e anche lingue diverse: nell'album si contano almeno italiano, inglese, spagnolo (lingua in cui cantano l'accattivante Charlas) e francese.
Totalmente disorientante per il suo procedere attraverso un copia e incolla random che ha del dadaista, non si può far a meno di riconoscere l'approccio non convenzionale dell'album e rimanerne in qualche modo attratti. Forse per le sue derive zappiane, forse per qualche passaggio che ricorda gli Sparks di Hello Young Lovers.
Giulia Nuti
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1. b+
2. quemby the queen bee
3. charlas
4. la bête mouffette
5. don’t trust the butcher
6. usain bolt
7. tommy
8. pequenino frango
9. b (an homage to the bagel)
10. sexy tour guide / tutto al limone
11. maximon / guatemala feliz
12. those who never made it back home
13. dolores inside
14. shrinking mind
15. b-
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