After the good When We Where Big in 2003 produced by Craig Schumacher, Boris McCutcheon comes back for a new album with The Saltlicks, produceded with Bill Palmer and Kevin Zoernig and recorded into Frogville Studios. 60 minutes and 13 great tunes, you will not be dissapointed!
Di Boris McCutcheon gli appassionati di roots music ricorderanno di sicuro il suo esordio When We Where Big, album datato 2003 e prodotto da Craig Schumacher. All’epoca il disco riscosse ottime critiche e non solo fu salutato come un astro nascente del cantautorato made in USA. Le tante speranze dietro When We Where Big si sono però presto dissolte, scombussolando non poco la vita di McCutcheon che da allora ha cominiciato a girare in tutti gli States fino ad approdare a Santa Fe, che tutti ricorderanno come città che ha adottato il “nostro” Jono Manson. Nel New Mexico è entrato in contatto con i Saltlicks e con loro ha inciso Cactusman Versus The Blue Demon, che è uscito per una delle più prestigiose label indipendente del luogo, ovvero la Frogville Records. I Saltlicks, non sono certo i primi arrivati, ma piuttosto sono una band formata da vere e proprie piccole stelle dell’alt-country, come il chitarrista degli A.C. Cotton Brett Davis, il batterista Jeff Berlin e il pianista Kevin Zoerning (già al seguito di James Talley). A parte la brutta copertina, che rimanda ai cartoni animati e ai fumetti, Cactusman Versus The Blue Demon è un disco completo, composto da ottimi brani e soprattutto basato su un taglio cantautorale di prima qualità. I brani sono ricchi di riferimenti tradizionali sia musicali che strumentali (vedi l’uso di banjo, accordeon, lap-steel e pedal-steel) e si spostano da rock desertici in crescendo (Green Wish) a brani soul (Don’t Get Weird) fino a toccare ballate di rara bellezza (Deathgrip e Torn Faith). Ciò che sorprende è l’approccio sperimentale di alcuni brani come Branded, che parte con un lungo intro strumentale in crescendo e sfocia in un oscuro brano psichedelico con tutti i tratti della pure wooden music. Altri spunti interessanti emergono dal country-folk sbilenco di Caves Of Burgundy, baciata da un dialogo magnifico tra chitarra e piano giocattolo, o ancora dalle due tracce acustiche conclusive ovvero, la bellissima Hold That Thought e la spassosa Charles Mingus Bird. Con la speranza che anche il grande pubblico si accorga presto del talento di Boris McCutcheon, attendiamo con ansia, sin da adesso, il suo prossimo disco con o senza Saltlicks.
Salvatore Esposito
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Track list
1.Volcanic Wind
2.Gloriously Tangled
3.Green Wish
4.Chicken Man
5.Deathgrip
6.Seeds & Candy
7.Pilgrim
8.Branded
9.Torn Faith
10.Don't Get Weird
11.Caves of Burgundy
12.Hold That Thought
13.Charles Mingus Bird
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